Estate 2022, perchè quest’anno ti pentirai di essere andato in vacanza

Molte persone si pentiranno di essere andati in vacanza. L’estate 2022 si preannunci essere davvero un gran brutto ricordo.

L’estate 2022 sarà ricordata sicuramente come un’estate molto complessa a causa delle tante emergenze in atto. Molte persone si pentiranno di essere andati in vacanza per un motivo in particolare.

La ragione per cui molti italiani si pentiranno di essere andati in vacanza risiede nell‘inflazione che oramai è alle stelle. In particolare, nel mese di giugno appena terminato, è stata registrata sull’8,6%. Si tratta peraltro di un dato a cui non si assisteva addirittura dal lontano 1986, anno di nascita dell’Unione Economica e Monetaria. Questo, difatti, influirà in maniera determinante anche sulle vacanze. Si sta assistendo ad un rialzo dei prezzi davvero generalizzato, partendo dal costo del biglietto aereo che ha subito un incremento del+90,4%. Senza contare che anche il soggiorno in albergo o B&B è diventato un lusso per pochi. In questo periodo infatti si potrebbe andare incontro a dei costi molto più elevati rispetto a prima, di circa il 18,1% in più annuale.

Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, a tal proposito ha dichiarato che si tratta di una vera e propria emergenza nazionale che finirà per avere degli effetti davvero devastanti sulle famiglie italiane e sulle loro tasche. Il timore di Rienzi peraltro è che il dato relativo all’inflazione possa giungere al 10 per cento. Di conseguenza, nelle prossime settimane si assisterò ad un aumento ulteriore dei prezzi relativi non solo alle bollette ma anche ai prodotti alimentari. Questo almeno è quanto paventato dal Presidente dell’associazione consumatori. Se così fosse comunque si tratta di una situazione che non può non prevedere l’intervento del Governo. Quest’ultimo, in particolare, è tenuto ad attuare una serie di misure volte a tutelare le famiglie e le imprese, ad esempio, ponendo dei limiti sui prezzi dei carburanti e dell’energia. Questo tra l’altro consentirebbe di attuare anche un più efficace contrasto di quelle che sono le manovre speculative che molti titolari di distributori così come i commercianti stanno mettendo in atto per trarre maggiore profitto dalla situazione. Non resta dunque che auspicare che il Governo raccolga l’appello di Rienzi affinché intervenga in maniera più incisiva.

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