Bonus idrico, così l’acqua minerale diventa gratis

Arriva una importante novità per i cittadini e consumatori italiani: ovvero sia il bonus idrico, tramite il quale l’acqua minerale diventa gratis. Ma in che modo? Come funziona? A chi spetta? Ecco che cosa c’è da sapere al riguardo.

Quando si parla di Bonus idrico, bisogna partire da un dato di fondo: si discute di un bonus fiscale che può arrivare al 50% della spesa il cui vero scopo è quello di ridurre il consumo e la produzione di plastica. Ecco come agisce il bonus idrico.

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acqua / Fonte: Pexels

Usare l’acqua del rubinetto di casa rinunciando a quella comprata nei negozi e nei supermercati. Per alcuni è una utopia, ma potrebbe non esserlo a breve. Sarà infatti possibile grazie al bonus idrico. Di che cosa si tratta? E’ presto detto.

Stiamo parlando di un incentivo che favorisce e incoraggia l’uso di impianti di filtraggio da parte di privati e aziende. Oltre a ridurre l’uso della plastica, il meccanismo si basa sull’uso di particolari filtri domestici per la erogazione del servizio. Andiamo a capirci qualcosa di più.

Bonus idrico, come funziona

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Il meccanismo si basa sui filtri domestici che concedono anche l’erogazione dell’acqua dai rubinetti senza doverla fare scorrere di modo che raggiunga la temperatura auspicata.

Si sta parlando, con il bonus idrico, di un credito di imposta che può essere applicato secondo alcuni parametri, ecco quali. In primis, il bonus idrico è concesso sulla scia dell’acquisto e l’istallazione di impianti per il filtraggio, il raffreddamento, la mineralizzazione e l’aggiunta di anidride carbonica (E290) che rende frizzante l’acqua.

Non tutti i filtri sono simili e danno le stesse potenze e capacità. Prima di andare a completare l’acquisto è utile informarsi presso i rivenditori autorizzati, in quanto dal tipo di scelta compiuta dipende la qualità dell’acqua che berremo.

Per avere questo bonus è necessario che il venditore e l’istallatore producano fattura o uno scontrino con il codice fiscale del cliente. Concesso sotto forma di credito di imposta, il bonus può essere usato a compensazione dell’Irpef o dell’Imu.

Modalità per avere il bonus

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Le domande per arrivare a disporre del bonus andranno vanno a partire dal primo gennaio 2023 fino al 28 febbraio del 2023 tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate o via Caf.

Nel 2021 il credito riconosciuto è del 30% della spesa totale, in quanto il numero delle domande è stato elevato. Il fondo, che gode di 5 milioni di euro l’anno, prevede agevolazioni le cui percentuali variano a seconda del numero delle domande presentate.

Va detto che il bonus casa indica già una detrazione fiscale del 50% per gli addolcitori nella misura in cui siano connessi alla ricostruzione dell’impianto idrico oppure, se viene comprato da un condominio, può rientrare nella gestione ordinaria.

Inoltre è ancora operativo il bonus mobili che prevede anche i grandi elettrodomestici. L’agevolazione è indicata sia alle persone fisiche sia alle attività commerciali, Per i privati il tetto di spesa su cui viene calcolato il bonus è di 1.000 euro, che diventano 5.000 euro per le attività commerciali.

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