Bonus cancellato in silenzio, cosa è successo dopo le promesse

È un mistero ciò che è accaduto al bonus, cancellato in silenzio. Ecco cosa è successo e quali potrebbero essere le novità

Il bonus trasporti era tra quelli più attesi tra coloro che usufruiscono maggiormente di mezzi di trasporto, come tram e bus, per andare a lavorare o svolgere le proprie attività quotidiane. Ad oggi, di questo bonus si sa ormai ben poco e sembra addirittura essere sparito dall’agenda del governo. Ecco, quindi, quali sono le ultime novità.

(ANSA/Filippo Attili)

Il decreto attuativo che avrebbe dovuto confermare l’erogazione e le modalità di ricezione del bonus trasporti doveva essere approvato entro il 17 luglio. Tuttavia, ad oggi non ci sono notizie riguardo le decisioni politiche su questa agevolazione per i cittadini. Ecco, dunque, che fine ha fatto il bonus trasporti e quali potrebbero essere le novità.

Bonus trasporti: ecco che fine ha fatto

Secondo il provvedimento che prevedeva l’erogazione del bonus trasporti, avrebbero dovuto essere stanziati 60 euro di bonus per i cittadini che ne avrebbero usufruito. Un modo per resistere a questo periodo caratterizzato da forti aumenti di prezzi e difficoltà economiche.

Tuttavia, con l’attuale crisi di governo che infuria nella maggioranza, provvedimenti come questo sono stati messi in serio pericolo e, ad oggi, non ci sono particolari passi in avanti per la conferma del bonus. Si fa strada, dunque, l’ipotesi secondo cui il bonus trasporti potrebbe essere addirittura cancellato.

Con l’approvazione del decreto Aiuti (art. 35 del D.L. 50/20220) sono state previste delle risorse economiche per sostenere le spese dei cittadini relative al trasporto pubblico. In particolare, sono previsti bonus per l’acquisto di servizi di trasporto ferroviario nazionale e bonus per l’acquisto di servizi TPL, regionale e interregionale, per un valore massimo di 60 euro.

ANSA/LUCA ZENNARO

Possono accedere al bonus tutti quei cittadini che, durante il 2021, hanno dichiarato un reddito non superiore ai 35.000 euro. L’agevolazione è nominativo e non costituisce reddito imponibile che pesi sul calcolo ISEE.

Ad oggi, però, manca ancora il decreto attuativo che renda concreto l’erogazione del bonus, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, ad oggi non è stata data ancora nessuna comunicazione, il che fa pensare ad una possibile ritardo nell’erogazione del bonus (che sarà valido fino al 31 dicembre 2021).

Una cancellazione del bonus non è possibile, nemmeno in caso di caduta del governo. Nonostante il ritardo e le tensioni nella maggioranza, i tecnici sono al lavoro per emanare il decreto attuativo del provvedimento.

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