Bollette, chi vincerà le elezioni avrà subito un problema da affrontare: cosa succede in autunno

In materia di bollette, chiunque sarà il vincitore delle elezioni si troverà ad affrontare subito un problema non da poco. Ecco quello a cui si assisterà in autunno.

Il Governo che si insedierà in Parlamento in seguito alle prossime elezioni che si terranno il 25 settembre si troverà a fare i conti con un problema piuttosto serio che riguarda le bollette.

L’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in particolare, ha voluto mettere in guardia tanto gli italiani quanto il Governo sul fatto che durante la stagione autunnale si assisterà ad uno scenario drammatico. Nello specifico, l’Agenzia ha fatto riferimento agli aumenti che riguarderanno tanto il gas quanto l’energia elettrica nel trimestre ottobre-dicembre. Si assisterà ad aumenti che non si sono mai verificati prima con rincari di oltre il 42 per cento rispetto al primo trimestre del 2022. Tale situazione, peraltro, non sarà contrastata con il solo rinnovo dello sconto relativo agli oneri generali generando molta preoccupazione per quanto riguarda la tenuta stessa dell’intera filiera. In poche parole, quella prefigurata da Arera è in sostanza una situazione a dir poco drammatica che richiede l’intervento efficace e incisivo da parte dello Stato.

A tal proposito, tra le varie novità c’è l’obbligo di trasparenza in capo ai venditori nel caso di ricalcolo dei prezzi dovranno fornire tutte le informazioni relative alle modalità con cui è stato effettuato al contribuente sia in bolletta che sul sito internet. Non solo, l’esecutivo ha messo a punto anche una sorta di piano operativo volta a scongiurare un’emergenza gas qualora la Russia decida di ridurre le forniture. Si tratta in particolare di interventi che porteranno ad un risparmio del gas con l’introduzione di una serie di obblighi tra cui quello di impostare i riscaldamenti oltre i 20 gradi. A tal proposito, si è espresso anche il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che ha fatto sapere che l’Italia non corre alcun rischio. Grazie all’accordo portato a termine con l’Algeria infatti il nostro Paese disporrebbe delle risorse necessarie per fronteggiare una possibile e ulteriore riduzione delle forniture di gasa da parte del Presidente russo, Vladimir Putin.

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