Bollette c’è un disperato bisogno di aiuti: cosa promettono i partiti

A partire da ottobre inizierà un periodo difficile per le bollette. Ecco cosa promettono i partiti per risolvere il problema

Continua la complicatissima situazione dell’energia in tutta Europa. Se già dopo gli anni della pandemia il costo dei vari lockdown e restrizioni iniziavano a farsi sentire, a peggiorare le cose ci pensano la guerra in Ucraina e le continue speculazioni sul mercato energetico.

(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO / ARCHIVIO)

A partire dal mese di ottobre, infatti, inizierà un periodo particolarmente difficile per quanto riguarda le bollette di luce e gas. Una situazione che non può prescindere dalle intenzioni delle forze politiche presenti alle prossime tornate elettorale. Ecco, quindi, cosa promettono i partiti in corsa per risolvere il problema delle bollette.

Crisi delle bollette, ecco che cosa promettono i partiti

La questione della crisi energetica è divenuta ormai centrale all’interno del dibattito pubblico. I rincari sulle bollette iniziano a farsi sentire e imprese e cittadini stanno affrontando un aumento dei costi che potrebbe mettere in seria difficoltà finanze e risparmi. Dunque, a poco più di un mese dalle prossime elezioni politiche, vediamo cosa promettono i partiti per risolvere il problema delle bollette.

Centrodestra

La coalizione di Centrodestra, rappresentata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ha già messo sul tavolo delle proposte riguardo il tema energetico. A tenere banco è la possibilità di un ritorno al nucleare di ultima generazione, utile a contrastare l’aumento dei prezzi energetici e incentivare la tanto attesa transizione ecologica.

Per quanto riguarda, invece, bonus e incentivi, secondo Paolo Arrigoni, della Lega, “Gli aiuti promossi dal governo Draghi andranno prorogati”. Dunque, via libera al taglio delle accise fino al 20 settembre, modifiche relative al mercato tutelato e proroghe ai crediti d’imposta relativi a luce e gas.

(ANSA/ FABIO FRUSTACI/ ARCHIVIO)

Centrosinistra

Secondo il Partito Democratico, la priorità del governo è quella di dare una mano alle categorie economiche più deboli. La proposta è quella del “contratto luce sociale” e consiste in una fornitura gratuita, o con prezzi calmierati, fino ad un massimo di 1350 kilowattora all’anno. La quantità restante sarebbe fornita a prezzi controllati, fissando un tetto sul prezzo dell’energia: 100 euro per Megawattora.

Oltre al contratto luce sociale e al tetto sul prezzo dell’elettricità, il Centrosinistra è intenzionato a raddoppiare il credito d’imposta relativo ai costi extra delle imprese. Si porterà avanti, inoltre, l’intenzione di fissare un tetto europeo al prezzo del gas e un piano nazionale di risparmio energetico.

Movimento 5 Stelle

Secondo il partito guidato da Giuseppe Conte, è necessario aumentare il numero di beneficiari di bonus su gas e luce. Inoltre, andrebbe imposto un taglio corposo dell’Iva sui beni di prima necessità. Sul tavolo c’è inoltre l’ipotesi di inserire un price cap europeo relativo alle transazioni di gas naturale all’ingrosso.

Terzo Polo

Infine, la proposta portata avanti da Matteo Renzi e Carlo Calenda è quella di proseguire con l’agenda Draghi. Dunque, continuare con i sostegni messi in campo dall’attuale esecutivo e portare avanti la proposta del tetto al prezzo del gas. Inoltre, il Terzo Polo insiste sull’ampliamento degli impianti di rigassificazione.

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