Mentre le bollette impoveriscono le famiglie gli ospedali chiudono: cosa sta accadendo davvero in Italia

Non solo cittadini e imprese. Il rincaro dei prezzi delle bollette impoveriscono le famiglie e gli ospedali. Ecco che cosa sta succedendo

Aumentano le liste d’attesa in ospedale per i cittadini che vorrebbero fare una semplice visita medica. Si moltiplicano le ore in fila al pronto soccorso (quasi come se ci si trovasse nella situazione pandemica di marzo 2020). È questa la situazione degli ospedali in Italia che ad oggi non godono affatto di buona salute anzi.

Ansa/ Luca Zennaro

Una situazione difficile che si aggiunge all’aumento dei costi delle bollette, per via della crisi energetica che ha colpito in pieno anche gli ospedali italiani. Sono molteplici, infatti, gli allarmi che vengono segnalati da operatori e specialisti, medici e infermieri, secondo cui il sistema sanitario nazionale è in estrema difficoltà. Ecco che cosa succede.

La situazione catastrofica degli ospedali italiani

A lanciare l’allarme sulla situazione catastrofica degli ospedali italiani è Fesmed, i medici della Federazione Cimo. In una nota si legge che tra il 2010 e il 2020, sono stati chiusi ben 111 ospedali e 113 Pronto soccorso su tutto il territorio nazionale. Una situazione che ha visto il taglio di circa 27 mila posti letto.

Dunque, il peso per gli ospedali che restano aperti aumenta maggiormente, dunque medici, infermieri e operatori sanitari devono curare sempre più pazienti. Tuttavia, mancano circa 29 mila operatori sanitari, tra cui 4.300 medici circa.

Ma la situazione ha anche del paradossale se si pensa che, nonostante le strutture ospedaliere e i Pronto soccorso stiano chiudendo in massa, sono aumentate enormemente le voci dei costi. Tra il 2010 e il 2019, infatti, si è registrato un aumento di circa il 9% dei costi, il quale è aumentato al 13,7% nel 2022.

Ansa/ Daniele Carotti

Meno strutture, meno personali e maggiori costi si traducono in prestazioni più scarse e meno efficienti per i pazienti che ne hanno bisogno. Secondo quanto riporta l’Istat, infatti, in Italia si è assistito ad un aumento della mortalità per tumori, malattie del sangue e immunitarie, diabete mellito e patologie del sistema circolatorio e nervoso.

Secondo Carlo Palermo, presidente dell’associazione Anaao Assomed, si tratta di carenze causate dalle politiche fatte dal 2008 al 2019. L’appello di Palermo, dunque, è quello di un “intervento straordinario per i medici e il personale sanitario, se si vuole dare una risposta al Paese”.

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