Pensioni minime e 1000 euro sono una certezza, dice Berlusconi: perchè è così sicuro

Silvio Berlusconi si è espresso nuovamente sulle pensioni minime e 100 euro: ecco perchè sono una certezza secondo il leader di Forza Italia.

Con l’inizio della campagna elettorale chiaramente le varie forze politiche hanno messo in campo i propri cavalli di battaglia per cercare di accaparrarsi fino all’ultimo voto. Silvio Berlusconi, ovviamente, non ha perso tempo e ha annunciato che nel caso in cui dovesse vincere le elezioni aumenterà a 1000 euro le pensioni minime.

Silvio Berlusconi

Tale aumento riguarderà tutti i titolari di pensioni, anche quelle di invalidità, e al di là delle polemiche che la proposta ha suscitato da parte delle altre forze politiche, che ritengono impossibile attuare una simile misura per via dei costi, Berlusconi ha voluto sottolinearne la fattibilità.

Pensioni minime e 1000 euro sono una certezza

A tal proposito, infatti, per l’ex Premier non si tratta di una manovra particolarmente dispendiosa dal momento che si andrebbero a selezionare solamente i redditi singoli e familiari, tagliando fuori coloro che beneficiano anche di altre entrate o patrimoni. In questo modo, infatti, i destinatari si ridurrebbero drasticamente e dunque la non sarebbe necessario intervenire con chissà quali risorse. Basti pensare, infatti, che secondo le stime condotte dall’INPS, la misura annunciata da Berlusconi avrebbe necessitato di oltre 30 miliardi di euro.

In ogni caso, secondo Silvio Berlusconi manca un sostegno ai pensionati che si trovano in maggiori difficoltà economiche. Questa categoria di persone peraltro si è trovata negli ultimi anni a sostenere una serie di crisi davvero dure come, ad esempio quella sanitaria causata dal covid e ora quella energetica generata dal conflitto in Ucraina. Aumentare le pensioni minime 1000 euro quindi rappresenterebbe un gesto di profonda umanità secondo Berlusconi. Quella di cui stiamo parlando, tra le altre cose, è una fascia di popolazione che contra circa 3 milioni di individui che necessitano di una legge ossa intervenire per aiutarli ad arrivare a fine mese. Ciò detto, non resta che attendere quale sarà la decisione degli italiani il giorno delle elezioni che si terranno il 25 Settembre. Soprattutto l’auspicio è che il programma portato avanti durante la campagna elettorale possa trovare applicazione una volta che la forza politica che risulterà vincitrice si insedierà in Parlamento.

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