Quota 41: così vogliono cancellare la Fornero per sempre

Ormai da molto tempo aleggia sui tavoli delle trattative per la riforma delle pensioni la proposta di Quota 41. Si tratta di una proposta caldeggiata principalmente dai sindacati e della Lega, che potrebbe, in teoria, sostituire completamente la Legge Fornero.

Si discute da tempo di Quota 41 parlando di riforma delle pensioni. Durante i lunghi e tortuosi tavoli di discussione che il Governo Draghi ha fattoi coi sindacati prima dello scoppio della guerra, la possibilità di una legge pensionistica che permettesse di andare in pensione con 41 anni di contributi senza limiti di età pensionabile.

Foto ANSA Firma: Claudio Peri

Il Governo, ma sopratutto l’INPS si sono sempre opposti a questa proposta, ritenendola troppo costosa per le casse dello Stato. Questa opposizione era già valida nel periodo di discussione, quando l’Italia stava cercando di rialzarsi dopo la botta economica della pandemia, ed è ancora più valida adesso con lo Stato impegnato negli aiuti alle famiglie e alle imprese in piena crisi del gas.

Quota 41: così vogliono cancellare la Fornero per sempre

Con le elezioni per il nuovo governo fissate per il 25 settembre, le parti politiche che hanno sempre sostenuto Quota 41 tornano a far sentire la propria voce.Una delle priorità del nuovo Governo, messa da parte la necessità di contrastare la crisi del gas, sarà proprio quella di ricavare una legge pensionistica in gradi di superare la legge Fornero. Dopo i tentativi fallimentari di Quota 100 e Quota 102 il paese ha bisogno di una nuova regolamentazione delle pensioni al passo coi tempi. Quota 41 è ancora una delle proposte papabili, portata avanti in particolare dalla Lega per Salvini Premier, che porta avanti la proposta di Cisl di una Quota 41 per tutti. Attualmente è prevista la possibilità di un pensionamento anticipato su base esclusivamente contributiva per chi ha maturato un certo quantitativo di anni di contributi: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. La proposta di Cisl prevedrebbe che il quantitativo di contributi venisse appianato per entrambi i sessi a 41 anni.

Foto ANSA Firma: Giuseppe Lami

L’aspetto positivo della misura sarebbe che si slega completamente la pensione dall’età anagrafica del richiedente. Se è vero che l’età media di pensione in Italia è al momento compresa tra 67 e 70 anni, con Quota 41 sarebbe possibile, cominciando a lavorare a 18 anni e con una carriera continuativa, andare in pensione a 59 anni. La decisione finale sarà in mano al nuovo Governo, visto che, volente o nolente, senza una nuova legge che passi entro la fine dell’anno, nel 2023 torneremo ad utilizzare la Legge Fornero.

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