Energia, perchè dopo il 1 Ottobre può davvero accadere il disastro

In arrivo una nuova batosta per famiglie e imprese. Bollette salate dal 1 ottobre.

Dal 1 ottobre arriveranno ulteriori stangate per imprese e famiglie italiani. Le bollette del gas subiranno rincari senza precedenti che avranno inevitabilmente ripercussioni su tutta l’economia del nostro Paese già alle prese con un’inflazione elevatissima. La crisi energetica è un problema che sta toccando tutte le nazioni europee dopo lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia. Nessuno riesce a trovare una soluzione reale in grado di bloccare questi aumenti fuori mercato. Al momento i bonus non hanno dato gli effetti sperati. Sono state misure temporanee. Servono azioni strutturali a lungo termine per fronteggiare una situazione che rischia di dare il colpo di grazia al sistema economico dell’Italia.

Energia, perchè dopo il 1 Ottobre può davvero accadere il disastro

Perchè dal 1 ottobre bollette gas più care?

A partire dal 1 ottobre il calcolo del costo per le forniture gas del mercato sarà agganciata al mercato Psv (punto di scambio virtuale) Italiano e non più europeo. Si tratta di un nuovo sistema di calcolo che permetterà di aggiornare le tariffe su un prezzo attuale, aggiornato mensilmente e non più ogni tre mesi. Secondo l’Istituto Riceche-Consumo-Ambiente-Formazione il nuovo sistema porterà a un aumento del costo delle bollette di luce e gas.

Una mazzata di non poco conto per imprese e famiglie. Tra gli utenti più danneggiati ci saranno coloro che non hanno sottoscritto un contratto nel mercato libero a prezzo fisso bloccato dai rincari fino a maggio 2023. La stima sui rincari rispetto allo stesso periodo di un anno fa è paurosa. Secondo gli ultimi dati, una bolletta del gas potrebbe subire un aumento del 140%. Stesso discorso vale anche per le bollette della luce.

La situazione in Italia è al limite della sostenibilità. Una famiglia con tali rincari rischia in media di spendere quasi 300 euro mensili in più. Un problema molto grave visto che l’inflazione sta diminuendo il potere d’acquisto delle famiglie che stanno diventando più povere.

Dal 1 ottobre cambierà il metodo con il quale si calcola il costo della materia prima. L’ente Arera non utilizzerà più il mercato all’ingrosso europeo ma il mercato all’ingrosso Psv italiano. A questo cambiamento, che già porta un rincaro, si aggiunge inoltre l’aggiornamento mensile e non più trimestrale del prezzo.

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