Rimborsi dal Fisco, come ottenere i soldi

Molti contribuenti hanno diritto a ricevere rimborsi dal Fisco ma non sanno come fare. Vediamo come agire per ottenerli. 

La riforma fiscale a cui sta lavorando il Governo Meloni, oltre a coinvolgere le principali imposte, va a modificare anche il sistema dei rimborsi da parte del Fisco. Vediamo insieme cosa dobbiamo fare per ottenere ciò che ci spetta.

Rimborsi dal Fisco, come ottenerli
Come ottenere i rimborsi dal Fisco- (Ansa foto)- Missionerisparmio.it

Il premier Giorgia Meloni ha più volte sottolineato che la sua squadra di Governo sta lavorando ad una riforma che semplifichi e migliori il rapporto tra Fisco e contribuenti. La riforma riguarderà tutte le principali imposte del nostro sistema tributario: Irpef, Ires, IRAP e IVA.

Ma non solo. L’Esecutivo di Centrodestra ha deciso di andare a rivedere altri due campi di fondamentale importanza: quello dei controlli fiscali e quello dei rimborsi. Insomma nessun settore verrà tralasciato tenendo sempre ben chiaro l’obiettivo di portare chiarezza e razionalità laddove per anni ha regnato il caos.

Ecco come ottenere i rimborsi dal Fisco

Ci sono casi in cui un cittadino ha diritto ad avere dei rimborsi da parte del Fisco. In queste situazioni l’Agenzia delle Entrate provvede ad erogare quanto dovuto tramite un semplice bonifico.

Cosa fare per avere i rimborsi dal Fisco
Come vengono erogati i rimborsi dal Fisco/ Missionerisparmio.it

Ma non tutti hanno un conto corrente. Anche se è raro, ci sono però casi in cui un cittadino non dispone di un conto. Che fare in queste situazioni? Nessun problema, non perderete ciò che vi spetta. Nel caso in cui il contribuente non sia titolare di un conto corrente, il rimborso verrà erogato  attraverso un assegno vidimato emesso da Poste Italiane e inviato tramite raccomandata presso il domicilio fiscale del soggetto destinatario.

Quest’ultimo avrà 60 giorni di tempo, a partire dalla data di emissione indicata sul titolo, per incassare i soldi. È sufficiente presentare l’assegno vidimato presso uno degli uffici postali dislocati sul territorio italiano per ottenere il rimborso che vi spetta in contanti. Tuttavia, prima di consegnarvi i contanti, Poste italiane è tenuta ad effettuare alcuni controlli per assicurarsi che il rimborso finisca nelle mani giuste. Pertanto Poste italiane dovrà eseguire:

  • la verifica dell’avvenuta consegna del plico al beneficiario;
  • la verifica dei termini di validità dell’assegno;
  • la verifica dell’identità di chi si presenta in Posta con l’assegno;
  • il controllo della puntuale coincidenza di tutti i dati dell’assegno.

Se anche uno solo dei punti sopra elencati solleverà dei dubbi, scordatevi il vostro rimborso perché Poste italiane non potrà effettuare il pagamento dell’assegno vidimato.

Nel caso in cui il rimborso spettasse ad un soggetto minorenne o ad un defunto o ad un soggetto disabile, l’assegno potrà essere incassato da un loro rappresentante, come ad esempio un genitore, un tutore o un erede. Naturalmente ci si dovrà recare presso un ufficio postale con tutta la documentazione atta a dimostrare di essere legittimati ad incassare il rimborso per conto della persona rappresentata.

Se, infine, il beneficiario non incassa l’assegno di rimborso entro 60 giorni, allora l’assegno vidimato ritorna nelle casse del Fisco. In seguito l’Agenzia delle Entrate provvederà ad effettuare nuovamente il pagamento, emettendo  un altro assegno vidimato. Se, però, anche in questo  caso, nessuno andrà a riscuotere entro il tempo stabilito, a quel punto sarà necessario presentare un’istanza per ottenere il rimborso.

Le novità per quanto riguarda il Fisco non finiscono qui. Importanti cambiamenti anche per quanto riguarda i pignoramenti.

 

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