Cashback, nuove regole: ecco cosa cambia per “bloccare” i furbetti

Il cashback rimane, ma con nuove regole. A dirlo è stata la viceministra MEF Laura Castelli che ha annunciato i cambiamenti in arrivo. 

Mario Draghi dice no alla cancellazione del cashback. Il bonus è una misura introdotta dall’esecutivo Conte volta a contrastare l’evasione fiscale. Il programma prevede un rimborso del 10% che può arrivare ad un massimo di 150 euro per gli acquisti effettuati tramite pagamento elettronici. L’obiettivo è spingere gli acquirenti ad evitare l’utilizzo del contante. Le transazioni elettroniche, infatti, sono tracciate e quindi meno tendenti all’evasione. E Mario Draghi, da buon economista, non ha intenzione di rinunciare ad una misura che, in un modo o nell’altro, sembra portare qualche vantaggio in termini di trasparenza. Sembra portare, però, anche qualche disagio e qualche inconvenienza, dal momento che alle norme si sono aggiunti i modi per evaderle.

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Alla fine di ogni semestre, infatti, è previsto un super cashback, dal valore di 1500 euro destinato ai primi 100 mila utenti che avranno registrato il maggior numero di transazioni nel semestre di riferimento. Un meccanismo che ha determinato una vera e propria corsa per ottenere il rimborso e scalare la classifica, attraverso trucchi e piccoli escamotage. Uno dei più usati è quello dei mini pagamenti. Ovvero transazioni minime ma maggiori, così da accumulare “punti”.

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I malfunzionamenti del meccanismo sembravano aver rafforzato le voci di quanto sostenevano che, con il cambio a Palazzo Chigi, la misura sarebbe scomparsa. Così non sarà e a confermarlo è la viceministra MEF Laura Castelli in un intervento a Radio 24. Cambieranno però le regole. Uno delle falle principali è che il regolamento fa riferimento solo al numero delle transazioni e non all’importo pagato. Così, secondo quanto riferito dalla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra, uno dei primi cambiamenti dovrà riguardare proprio i micropagamenti, che andranno monitorati e quindi esclusi dall’algoritmo del programma associato al super premio da 1.500 euro.

Cosa cambia

È in atto una costante attività di monitoraggio da parte di Pago PA al fine di individuare e verificare le operazioni anomale, che in quanto tali possano essere passibili di esclusione dall’ambito di applicazione del programma”, ha detto Castelli. Verranno quindi valutate eventuali modifiche da apportare al programma stesso anche se ad oggi non ci sono novità sulle modifiche specifiche. Un’altra questione riguarda le risorse. Quelle destinate al cashback sono 5 miliardi di euro. Soldi che potrebbero essere dirottati certamente su altro, come chiede ad esempio la Lega.

Ma da Palazzo Chigi ribadiscono che la misura è volta ad aumentare la consapevolezza dei cittadini nell’utilizzo del proprio denaro. Dalla Lega, invece, l’idea di porre un soglia minima ai pagamenti per poter rientrare nel programma del bonus cashback. Sia il MEF che PagoPA, la società che gestisce l’app IO della Pubblica Amministrazione, sono alla ricerca di soluzioni che possano risolvere le problematiche e migliorare la credibilità del sistema.

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