Bonus mobili ed elettrodomestici: le risposte alle domande più frequenti

L’Agenzia delle entrate risponde ai quesiti più frequenti poste dagli utenti sul Bonus mobili ed elettrodomestici. 

Del bonus mobili ed elettrodomestici 2021 vi abbiamo già parlato. Tuttavia, i dubbi degli utenti e dei possibili fruitori sono diversi e l’Agenzia delle entrate ha provveduto a fare chiarezza. Riportiamo, quindi, i quesiti più noti con le relative risposte, riportate anche dal Gds. Una delle domande più frequenti è se è possibile usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici in caso di realizzazione di un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio per il quale è prevista la detrazione del 65%. La risposta, in questo caso, è no. Infatti, gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65%, finalizzati al risparmio energetico non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

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Un’altra domanda frequente richiede se si ha diritto alla detrazione nel caso dell’acquisto dei mobili all’estero. In questo caso, presentando la documentazione richiesta dalla legge, è possibile ottenere il bonus. Anche la sostituzione della caldaia rientra tra le domande più frequenti da parte di chi vorrebbe utilizzare il bonus. In questo caso, l’attività rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”, a patto che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.

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Gli altri chiarimenti

“Le spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile?“, è un’altra domanda che viene posta con frequenza. Tuttavia, la norma non prevede il trasferimento agli eredi della detrazione non utilizzata in tutto o in parte. Nel caso di acquisto di un box pertinenziale per il quale si ha diritto alla detrazione Irpef del 50%, non è possibile richiedere il bonus mobili. Tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.

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Inoltre, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che per la detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura. Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura, qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento. Un’altra domanda posta frequentemente è la seguente: “Se con gli interventi di ristrutturazione edilizia si suddivide la vecchia abitazione in due piccoli appartamenti, è possibile considerare come limite di spesa massima l’importo di 20.000 euro (10.000 per appartamento)?”

Nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.

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