Bonus spesa 2021: cos’è, come funziona e chi ne ha diritto

E’ in arrivo un bonus di 700 euro per spesa e bollette, destinato alle famiglie in difficoltà. Ecco cosa prevede e chi può richiederlo.

Le ripercussioni dovute all’emergenza Covid hanno pesato sia dal punto di vista sociale che economico. Nonostante si intraveda uno spiraglio di luce, con l’allentamento delle restrizioni e l’avanzare del piano vaccinale, moltissime famiglie versano ancora in una grave situazione di disagio. Per questo, il Governo Draghi ha confermato l’erogazione dei bonus spesa, per sostenere le famiglie maggiormente in crisi. I fondi , messi a disposizione ai comuni, sono di 500 milioni di euro. La misura è stata approvata lo scorso 25 maggio e ha di fatto confermato l’erogazione del bonus spesa da 700 euro.

Leggi anche: Amazon Prime Day 2021, come ottenere 10 euro di buono sconto

Il bonus spesa ha un importo massimo di 700 euro e permette di acquistare beni di prima necessità, cibo, farmaci o di pagare le bollette. Possono farne richiesta le famiglie con una soglia ISEE che non deve superare gli 8 mila euro. A stabilire, però, chi ne ha diritto sulla base degli indicatori economici sono gli uffici comunali di competenza.

Leggi anche: Bonus mobili ed elettrodomestici: le risposte alle domande più frequenti

 

Infatti, ogni cittadino potrà presentare la domanda per ricevere gli aiuti. Sarà poi il Comune, incrociando la domanda con i dati in suo possesso legati al reddito della famiglia, a decidere se concedere o meno il bonus. Sarà quindi il Comune a decidere le modalità di presentazione della domanda sia di erogazione del beneficio. I 500 milioni di euro sono così suddivisi:

  • 250 milioni di euro sono ripartiti in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune;
  • 250 milioni di euro sono ripartiti in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.

In ogni caso, il beneficio assegnato a ciascun Comune non può in ogni caso risultare inferiore a 600 euro. Inoltre, è previsto che i 250 milioni di euro ripartiti in proporzione alla popolazione residente possa essere ridotta ai comuni con più di 100 mila abitanti.

 

Impostazioni privacy