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Risparmio

La moneta che vale una fortuna: potreste avere 90mila euro in tasca. Verificate!

Published by
Libero Ramati

Ci sono monete che valgono quanto scritto sopra e altre che invece possono cambiare totalmente la vita del possessore.

Moneta rara_missionerisparmio.it

Stiamo naturalmente parlando delle monete rare, un mercato che nel corso dell’ultimo anno ha conosciuto una importante espansione e che sta catturando l’attenzione di molti risparmiatori.

In molti pensano che sia necessario andare su pezzi numismatici rari, ma soprattutto antichi. Dalle vecchie lire, passando per altre valute estere e finendo per monete antecedenti al XIX secolo, si tratta di “pezzi” che spesso vengono ritrovati in casa dopo molti anni e casualmente.

Esiste però un mercato non secondario che riguarda la produzione moderna e contemporanea, il cui valore sta crescendo velocemente e che potrebbe regalare sorprese al fortunato possessore.

Ovviamente vanno sapute riconoscere, ma per questo corre in nostro aiuto il web, dove sono presente diversi portali dedicati a monete e banconote che possono essere vendute a prezzi davvero alti, più di quanto possiate immaginare.

In particolare c’è la possibilità di incamerare ottimi guadagni anche con i centesimi dell’euro, oramai in vigore da quasi 19 anni. C’è però una importante postilla da aggiungere: la valutazione di una moneta dipende dal suo stato. Quelle più ricercate ed ambite sono le “fior di conio”. Questa dicitura intendo una qualità perfetta, come se fossero uscite dalla pressa di fabbricazione. Al contrario, seguendo il corso dell’usura, la valutazione descresce proporzionalmente.

Monete rara, questi 50 centesimi valgono 90mila euro

Moneta rara_missionerisparmio.it

Se doveste trovare questa moneta sareste davvero molto fortunati. Stiamo parlando dei 50 centesimi di lira coniati nel lontano 1825 nel Regno di Sardegna. Si tratta quindi di una moneta Sabauda antecedente al Regno d’Italia che in effetti è stata prodotta proprio fino alla proclamazione del 1861.

In effetti su un lato è stampato il viso di Re Carlo Felice e fu realizzata dalle due zecche del Regno, quella di Torino e di Genova. Come da tradizione sul dritto c’è lo stemma sabaudo, che ha poi caratterizzato la lira fino al referendum abrogativo della Monarchia del 1946.

Ma quali monete di questo conio valgono di più? Quelle prodotte a Torino nel 1825, 1826, 1827 e 1828, insieme a quelle stampate a Genova nel 1827 possono salire fino a 900 euro, a patto che siano ben conservate.

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Sempre rimanendo sui 50 centesimi si può salire di livello se si guarda al successore di Carlo Felice, Carlo Alberto di Savoia. In questo caso, per le monete prodotte nel 1842, 1843, 1845, 1847 si può variare tra gli 800 ed i 2800 euro, con punte fino ai 5mila.

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Ma potreste essere ancora più fortunati i possessori dei 50 centesimi coniati dalla zecca di Milano nel 1860 con l’effige di Vittorio Emanuele II, che possono valere l’incredibile cifra di 15mila euro. Ma la vera lotteria sarebbe vinta da chi riuscisse a trovare un fior di conio dei 50 centesimi prodotti nel 1861, tirati in 5mila esemplari: si avrebbe nella propria tasca un assegno da 90mila euro.

 

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