Tokyo 2020, arriva il primo oro italiano alle Olimpiadi: è di Dell’Aquila

Vito Dell’Aquila ha conquistato la prima medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per la disciplina del taekwondo.

Vito Dell’Aquila, vent’anni, Brindisi. E’ lui a portare a casa il primo oro italiano, la seconda medaglia olimpica a Tokyo 2020 dopo l’argento di Luigi Samele nella sciabola. Arriva così dal taekwondo, nuova disciplina ad essere stata introdotta nei giochi Olimpici di quest’anno, la prima medaglia d’oro e il secondo podio tutto italiano. Dell’Aquila ha trionfato nella finale della categoria -58 contro il tunisino Mohamed Jendoubi. Un successo per l’atleta, che a soli vent’anni è ormai consacrato come il re del taekwondo. Dell’Aquila, originario di Mesagne, nei precedenti incontri era riuscito a battere l’ungherese Salim, il thailandese Sawekwiharee, e l’argentino Guzman in semifinale.

Leggi anche: L’incredibile bonus per chi si vaccina: soldi per andare in vacanza

L’oro era sembrato sempre più vicino fino a quando non è stato più un sogno. Aveva fatto ben sperare il successo per 26-13 contro l’ungherese Salim e ancor di più aveva tenuto con il fiato sospeso la competizione contro Sawekwiharee, finita a 37-17. Una scalata che ha compiuto il passo decisivo verso la finale contro l’argentino e che, infine, ha visto l’ultimo duello con Jendoubi. Ed era stato quest’ultimo a trionfare nel primo break. Poi la rimonta di Dell’Aquila al secondo round, con un punto di differenza 9-8. Nell’ultimo, l’italiano ha provato a completare la rimonta, con dei colpi decisivi che hanno portato in alto l’Italia, che non vinceva un oro da 9 anni, con Carlo Molfetta. 

Leggi anche: Lavoro, le Regioni dove il Coronavirus ha inciso di più

Così, Dell’Aquila segna un altro grande successo della sua carriera. Già agli Europei di Kazan, nel 2018, era riuscito ad ottenere un bronzo, ottenendo un traguardo importante vista soprattutto la sua giovane età. Sui social, Dall’Aquila aveva mostrato un suo allenamento durante il periodo di preparazione ai Giochi contro un manichino. Calci a raffica e velocità disarmante: queste le parole chiave che, a quanto pare, sembrano aver funzionato.

Impostazioni privacy