Incendi estivi, alla fine siamo sempre noi che dobbiamo pagare i danni. Quanto ci costano

Le stime di Coldiretti sugli incendi che hanno devastato l’Italia nell’ultima stagione estiva. Ecco quanto ci costano.

Una crescita aggiuntiva del 265%. Questa è, secondo le stime di Coldiretti, la percentuale che stima gli incendi in Italia nell’ultima estate. Infatti, l’estate 2021 che ormai volge al termine è stata anche segnata da una notevole quantità di incendi che hanno distrutto boschi e foreste del nostro Belpaese. Dalla Sicilia alla Calabria, dalla Sardegna alla Puglia, dalla Campania alla Basilicata, dal Lazio al Molise, dall’Abruzzo alle Marche: le regioni sono state colpite e devastate dai roghi che ci sono costati ben diecimila euro ad ettaro. “Ai costi immediati per le operazioni di spegnimento e ai danni su flora e fauna, attività agricole, ambiente e biodiversità vanno aggiunti quelli a lungo termine per la bonifica delle aree e per far rinascere tutto l’ecosistema forestale e tutte le attività umane tradizionali, dalla raccolta della legna a quella dei tartufi e dei piccoli frutti, dai ricerca dei funghi all’ecoturismo. Un percorso per il quale sono necessari circa quindici anni”, fa sapere Coldiretti.

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Tra le cause, il caldo africano che spinge i grandi incendi, ormai più che triplicati in Italia, di ben +220% nell’estate 2021, secondo i dati Effis ripresi da Coldiretti. “Una situazione angosciante che l’Italia è costretta ad affrontare perché se da una parte 6 roghi su 10 sono di origine dolosa, con i piromani in azione, dall’altra per effetto della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli in un Paese come l’Italia dove più di un terzo della superficie, per un totale di 11,4 milioni di ettari, è coperta da boschi con quasi 1 su 3 (32%) che in Italia fa parte di aree protette”, scrive Coldiretti.

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L’associazione ha poi sottolineato come i roghi, devastando boschi e foreste, aumentino il deficit commerciale nel settore del legno, dove l’industria italiana è la prima in Europa, ma importa dall’estero più dell’80% del legname necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento. Il tutto, per un importo di 3,4 miliardi nel 2020 e un incremento del 33% nei primi cinque mesi del 2021.

Le stime

La stima è che ogni ettaro bruciato comporti una spesa di 10 mila euro, tenendo conto dei danni su flora e fauna, attività agricole, ambiente e biodiversità. Quanto ci servirà per ricostruire? “Per ricostruire tutto l’ecosistema del bosco e ripristinare le attività tradizionali ci vogliono in media 15 anni”.