Pensioni con importi maggiorati rispetto al dovuto: i soldi devono essere restituiti?

Doccia fredda per gli eredi: la Cassazione ha stabilito che gli importi maggiorati della pensione ricevuti per dolo o truffa devono essere restituiti.

riforma pensioni

La suprema corte ha stabilito recentemente che gli importi maggiori di pensione ricevuti per truffa o dolo devono essere restituiti anche dagli eredi del titolare della pensione. Le norme attuali prevedono che gli enti previdenziali possono chiedere agli eredi le somme indebitamente percepite se questo è stato frutto di un comportamento doloso del titolare della prestazione pensionistica o di una truffa.

Il calcolo della pensione finale infatti avviene prendendo in considerazione diversi elementi e diversi criteri di valutazione. Infatti si può ricorrere al sistema di calcolo retributivo, al sistema contributivo o a quello misto, a seconda degli anni in cui il lavoratore ha fornito la sua prestazione ed ha versato i contributi previdenziali. Questo permetterà  di calcolare il trattamento pensionistico finale. Ma cosa succede se si ricevono importi maggiorati attraverso un’azione di truffa o dolo? La Corte di Cassazione ha stabilito un principio che sarà utilizzato da ora in poi.

Agli eredi l’onere di restituire gli importi pensionistici presi indebitamente

Pensione (foto Adobestock)
Pensione (foto Adobestock)

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Secondo la suprema corte gli importi maggiori di pensione ricevuti per truffa o dolo devono essere restituiti tutti dagli eredi del titolare della pensione. Secondo infatti quanto stabilito, gli enti possono chiedere agli eredi la restituzione delle somme indebitamente percepite se frutto di un comportamento doloso del titolare o frutto di una truffa.

Se il familiare, ad esempio, percepisce la pensione di reversibilità ed ha volontariamente taciuto all’INPS fatti e situazioni che potrebbero incidere sul calcolo della misura pensionistica, una volta accertato l’indebito l’erede è tenuto a restituire la somma in più percepita. Quindi questo può essere richiesto sia al titolare della forma pensionistica che ai suoi eredi che dovessero ancora percepire la sua pensione di reversibilità.

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La richiesta di restituzione di importi maggiori di pensione ricevuti per truffa o dolo può comunque essere fatta agli eredi solo entro i tempi e i limiti stabiliti dalla legge, visto che in questo caso la prescrizione è di dieci anni.

 

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