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Contributi volontaria per la pensione, cosa bisogna fare

Published by
Riccardo Magliano

I contributi volontari sono uno strumento attivabile da lavoratori che hanno interrotto o cessato l’attività lavorativa per raggiungere i requisiti per la pensione. Ecco come attivarli.

Ci possono essere dei casi in cui una persona interrompe o smette di lavorare prima del tempo, ma non ha ancora raggiunto i requisiti per la pensione. In questo caso può attivare i contributi volontari, ovvero dei contributi non automatici che permettono di raggiungere i requisiti per la pensione pur non lavorando. Possono anche essere un modo per incrementare i contributi per i lavoratori part-time. Per farlo però ci sono delle procedure da seguire e non è tutto automatico. Innanzi tutti ci sono dei requisiti per poter attivare i contributi automatici:

  • Avere almento 5 anni di contributi alle spalle, oppure 3 anni negli ultimi 5;
  • Presentare domanda all’INPS attraverso il servizio online dedicato, tramite intermediario o contact center.

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I contributi volontari devono essere versati trimestralmente, nel trimestre successivo a quello di riferimento. Lo strumento dei contributi volontari sono utilizzabili da tutti i lavoratori, anche quelli iscritti alla Gestione Separata. I versamenti possono essere fatti:

  • Tramite MAV inviato all’INPS per posta oppure generato dall’utente;
  • Online, tramite la modalità di pagamento pagoPA, che permette di versare i contributi utilizzando la carta di credito, debito, prepagata o tramite addebito in conto;
  • Con avviso di pagamento pagoPA, che permette di versare i contributi presso qualsiasi Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) aderente al circuito pagoPA;
  • Presso le tabaccherie che espongono il logo “Servizi INPS”, aderenti al circuito Reti Amiche tramite Lottomatica.

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L’ammontare del contributo automatico si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento (quelle delle ultime 52 settimane lavorative) l’aliquota contributiva pari al 27,86% per gli ex dipendenti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e al 33% per le autorizzazione a partire dal 1 gennaio 1996. L’INPS precisa che per quanto riguarda l’anno 2019, in particolare per i lavoratori dipendenti, gli assicurati dovranno pagare 2.973 euro se autorizzati entro il 1995, e 3.521 se autorizzati successivamente. Per chi è in Gestione Separata, l’importo minimo per i contributi volontari sarà di 3.969,60 euro su base annua e 330,80 su base mensile per quanto concerne i professionisti e 5.239,80 euro su base annua e 436,65 su base mensile per quanto riguarda tutti gli altri iscritti.

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