I debiti dei genitori ricadono sui figli, ma c’è una via d’uscita

Come tutelarsi dai debiti del padre e della madre defunto: i vantaggi dell’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario.

Debiti (foto Adobestock)
Debiti (foto Adobestock)

Infatti è frequente chiedersi se gli erede sono obbligati in solido ai debiti lasciati dai genitori. Tutto questo è regolato dall’accettazione o rinuncia all’eredità, dall’accettazione con beneficio di inventario e dei debiti che comunque non si trasmettono agli eredi. 

Infatti i debiti si trasmettono ai figli solo dopo la morte ed a condizione che venga accettata l’eredità. Questo implica che i figli non devono preoccuparsi dei creditori dei genitori, visto che questi non hanno alcun potere nei loro confronti. Dall’altro, una volta deceduto il genitore, il creditore non può agire nei confronti del figlio fino a che quest’ultimo non accetta l’eredità. Infatti il rapporto di parentela, pur stretto, non rende resposabili di per sè del debito.

L’accettazione dell’eredità può avvenire con dichiarazione espressa, quindi di fronte al notaio o al tribunale, o con comportamento tacito, come la vendita di un bene del defunto o il prelievo dal suo conto corrente. Dopo l’accettazione il figlio diviene a tutti gli effetti l’erede e come tale responsabile dei debiti dei genitori. Per risponde solo nei limiti della quota ricevuta in successione, chiamata obbligazione parziaria, proporzionale alla suo parte. Questa regola però non vale per l’omesso versamento dell’imposta sulle successioni e suui redditi, in questo caso il fisco può chiedere l’integrale pagamento della somma salvo successiva rivalsa dei coeredi per le rispettive quote, che viene chiamata obbligazione solidale.

Come tutelarsi dai debiti dei genitori

Debiti (foto Adobestock)
Debiti (foto Adobestock)

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Uno dei mezzi per tutelarsi dai debiti dei genitori è la rinuncia all’eredità, visto che in questo modo non si è obbligati a pagare i creditori e le richieste possono essere ignorate. La rinuncia però non comprende una eventuale polizza assicurativa contratta in favore dell’erede o alla pensione di reversibilità. C’è però un caso in cui il figlio è responsabile: si tratta di quanto questo ha prestato una fideiussione in favore del genitore.

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Un secondo metodo per salvaguardarsi è l’accettazione con beneficio di inventario. In questo caso l’erede risponde solo nei limiti del valore della propria quota e non con il suo patrimonio personale. Quindi il creditore non può pignorare beni di proprietà dell’erede ma solo quelli a lui pervenuti con la successione. Questo permette di evitare passività superiori alla quota dell’eredità.

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