Stangata sugli automobilisti, benzina e diesel con i prezzi alle stelle: cosa sta succedendo

Aumentano i prezzi di benzina e diesel, raggiungendo cifre che non si vedevano da anni. L’allarme delle associazioni sui disagi e sulle conseguenze degli aumenti. 

Un aumento del costo della benzina che non si vedeva da 7 anni. A dirlo, sono le rilevazioni settimanali del Mite, il Ministero della Transizione ecologica, che ha riferito che il costo della verde si è infatti portato ai massimi da sette anni e per un rifornimento in modalità self è salito a 1,670 euro al litro, in rialzo di 8,58 centesimi. Si tratta del livello più alto dalla fine dell’ottobre 2014, quando viaggiava in media a 1,681 euro. Sale anche il prezzo del diesel di 6,58 centesimi, finendo a 1,516 euro al litro, ai massimi dal maggio 2019.

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Bisogna che il Governo intervenga non solo su luce e gas, ma anche sul caro benzina, riducendo le accise sui carburanti. Altrimenti queste tre voci rischiano di far schizzare verso l’alto l’inflazione con ripercussioni sul potere d’acquisto delle famiglie e, di conseguenza, sui consumi. La benzina, arrivando a 1,671 euro al litro, raggiunge un record dal 27 ottobre 2014, ossia quasi 7 anni fa, quando svettò a 1681 euro al litro, mentre il gasolio, toccando i 1,517 euro al litro, raggiunge il valore massimo dal 27 maggio 2019, quando si attestò a 1.525 euro al litro”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

L’allarme 

“Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, un pieno da 50 litri è aumentato di 11 euro e 46 cent per la benzina e di 9 euro e 88 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 15,9% e del 15%”, rileva l‘Unione consumatori.“Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 275 euro all’anno per la benzina e 237 euro per il gasolio. In un anno, dalla rilevazione del 21 settembre 2020, quando la benzina era pari a 1,389 euro al litro e il gasolio a 1,267 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 14 euro e 10 cent in più per la benzina e 12 euro e 46 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 20,3% e del 19,7%. Un rincaro che equivale, su base annua, a una mazzata pari a 338 euro all’anno per la benzina e a 299 euro per il gasolio”, conclude l’associazione.

L’allarme delle associazioni 

Il rincaro equivale, su base annua, a una mazzata pari a 338 euro all’anno per la benzina e a 299 euro per il gasolio. Anche Assoutenti, Associazione no profit per la tutela dei consumatori, ha alzato la voce alla notizia degli aumenti. “Gli effetti del caro-benzina per la collettività si fanno di giorno in giorno più pesanti, e solo per i rifornimenti di carburante le famiglie italiane devono mettere in conto una maxi-stangata complessiva pari a 8,2 miliardi di euro”, afferma il presidente Furio Truzzi.

Secondo le associazioni, la situazione determinerà rincari a cascata per i prezzi al dettaglio e un aumento dei costi per industrie e imprese. Una situazione che richiede l’immediato intervento governativo. Duro anche Coldiretti che fa notare come l’aumento del costo della benzina si traduce in un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. A ridursi, è il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare, dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.

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