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9 euro lordi l’ora per ogni lavoratore: è iniziato lo scontro sul Salario Minimo. Ecco come andrà a finire

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Libero Ramati

In Italia si torna a parlare di salario minimo: una novità che, in caso di approvazione, garantirebbe un aumento di stipendio vicino ai 1000 euro.

er salario minimo si intende la retribuzione minima che dovrebbe essere garantita ai lavoratori per una determinata quantità di lavoro. Dal 2013 è diventato, insieme al reddito di cittadinanza, una delle bandiere del M5S, ma anche il Partito Democratico non ha mai negato di essere d’accordo con la misura per cui a anche presentato una legge.

Tra le due forze politiche non c’è però un accordo sull’ammontare del salario: per i pentastellati va definito dal Parlamento per legge a 9 euro lordi all’ora, mentre per i dem avrebbe dovuto essere concordato con le parti sociali: solo in caso di mancata intesa sarebbe stato calato dall’alto.

Una novità che se riconosciuta andrebbe a garantire aumenti di stipendio a tutti quei lavoratori che oggi possiamo definire come “sottopagati”. E non si tratta di una piccola fetta: secondo i dati ISTAT e INPS, infatti, sono 4 milioni i lavoratori che percepiscono una retribuzione oraria inferiore a quella che verrebbe fissata con il salario minimo e che quindi beneficerebbero di una tale novità.

Salario minimo, la situazione nel resto d’Europa

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La questione del salario minimo spacca sia la maggioranza che i sindacati. A favore ci sarebbe l’asse M5S-Pd-Leu, con la sponda della Cgil, mentre ad opporsi vi sono Confindustria, Cisl e il centrodestra, convinti che la retribuzione minima vada definita nei contratti e non per legge.

Oltre che in Italia, tra i Paesi dell’Ue, il salario minimo non esiste a Cipro, in Danimarca, Austria, Finlandia e Svezia. Nei Paesi scandinavi, come avviene nel nostro Paese, i contratti collettivi nazionali coprono la stragrande maggioranza dei lavoratori. Secondo un rapporto dell’Eurostat le soglie garantite più inferiori sono in Bulgaria (332 euro al mese), Ungheria (442), Romania (458) e Lettonia (500). Sono sopra i 500 euro: Croazia (563), Repubblica Ceca (579) ed Estonia (584). Sopra i 600 euro mensili troviamo: Polonia (614), Slovacchia (623) e Lituania (642).

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In Spagna il salario minimo è di 1.108 euro al mese. Sono sei invece i Paesi nei quali lo stipendio sotto il quale non si può scendere è superiore ai 1.500 euro mensili: Francia (1.555), Germania (1.614), Belgio (1.626), Olanda (1.685), Irlanda (1.724) e Lussemburgo (2.202).

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