Carrefour ha deciso di chiudere oltre 100 supermercati in tutta Italia. Ecco dove

Carrefour pronto a cedere 106 minimarket, con un esubero che coinvolgerebbe 1800 dipendenti. Allarme dei sindacati.

Brutte notizie per i dipendenti Carrefour. La catena di supermercati e ipermercati francese, fondata ad Annecy nel 1959, è il più grande gruppo di vendita al dettaglio al mondo in termini di reddito e vendite e il secondo a livello europeo. Presente in 30 paesi, la catena di vendita è formata da ipermercati, market di prodotti alimentari, marchi propri. In Italia, i punti vendita sono 1479 suddivise in ipermercati Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express, Cash and Carry.

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Tuttavia, Carrefour ha annunciato un piano di riorganizzazione aziendale con un possibile taglio del personale fino a 770 dipendenti. Un numero che, secondo i sindacati, non torna. Infatti, la chiusura di oltre 100 punti vendita comporterebbe numeri più alti tanto da mettere a rischio il posto di 1.800 dipendenti. La vicenda inizia qualche giorno fa, quando la multinazionale francese ha presentato un piano alle organizzazioni sindacali che si concentra sullo sviluppo del franchising con l’obiettivo di recuperare 31 milioni di euro sul costo del personale. Il piano di Carrefour, come sintetizzato dai sindacati, consisterebbe nella cessione di 100 negozi, che causerebbe oltre 1.800 esuberi. Ma, secondo l’azienda, i dipendenti non verranno licenziati, ma formati e riqualificati per essere ricollocati. I lavoratori coinvolti sarebbero 770: 660 collaboratori impiegati nei punti vendita diretti e 170 impiegati nella sede centrale, a Milano. Un taglio del personale diretto di oltre il 10% rispetto all’organico totale che a fine 2020 ammontava ad oltre 16.000 unità.

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La nota di Carrefour

“Carrefour Italia ha annunciato un piano di trasformazione finalizzato a rafforzarne la crescita, consolidando il modello in franchising sulla rete di vendita, migliorando la competitività degli ipermercati e supermercati diretti e snellendo la sua organizzazione interna, con l’obiettivo di concentrarsi sulle attività al servizio dei punti vendita. Con questo piano, Carrefour conferma la volontà dell’azienda di investire nel Paese con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e a una crescita duratura. Tale piano si rende necessario in risposta ai cambiamenti strutturali in atto nel contesto del retail, tra cui l’evoluzione del mercato verso il digitale e l’automazione dei processi e come conseguenza dell’impatto della pandemia da Covid-19 sullo scenario dei consumi nel paese”.

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“Per rendere sostenibile il progetto di trasformazione per il rilancio di Carrefour in Italia, l’azienda prevede – prosegue Carrefour in una nota – nell’ambito del confronto con le organizzazioni sindacali, l’attivazione di un piano sociale esclusivamente su base volontaria, che potrà prevedere interventi di formazione e riqualificazione del personale per favorirne il ricollocamento interno ed esterno, programmi di sostegno all’imprenditorialità e incentivi all’esodo. L’impatto sull’impiego è stimato in circa 600 collaboratori impiegati nei punti vendita diretti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e circa 170 persone impiegate presso la sede centrale. L’azienda si impegna fin da subito, nell’ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile. Il piano annunciato oggi mira a supportare lo sforzo di rilancio delle attività di Carrefour in atto in Italia, un mercato chiave a livello globale in cui l’azienda intende continuare ad investire in modo sostenibile, avvalendosi del totale supporto e della solidità finanziaria del Gruppo”.

 

Secondo i sindacati, invece, il piano di Carrefour avrebbe l’obiettivo di recuperare 31 milioni di euro sul costo del personale con la cessione dei negozi. I 106 punti vendita, tra supermercati e minimarket, chiuderebbero nel corso del 2022 con la Lombardia che esce più penalizzata di altre regioni perdendo 41 punti vendita, seguita da Campania con 18, Liguria 17, Lazio 16, Toscana 6, Emilia-Romagna 4, Piemonte 3, Abruzzo 1. La Filcams Cgil ha annunciato che lunedì 4 ottobre 2021 “convocherà le delegate e i delegati per fare una valutazione compiuta e promuovere le azioni da portare avanti unitariamente”.

 

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