Divieto di licenziare per le aziende: ci sono altre 13 settimane di tutela per i lavoratori. Manco un ultimo passaggio

Nel pacchetto lavoro del decreto Fiscale, è stata prorogata la cassa integrazione Covid in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali.

“E’ al vaglio in questo momento l’opportunità di intervenire con un’integrazione degli interventi emergenziali per le imprese che hanno terminato le settimane autorizzabili nel mese di ottobre 2021”. A dirlo, in riferimento alla cassa integrazione, è stato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, rispondendo alla Camera a una interrogazione di Leu. L’argomento di partenza era la situazione delle mense aziendali, che potrebbe portare al blocco dello stipendio per 8mila dipendenti, per la maggior parte donne in part time involontario. “Il ministero ha proposto una norma ad hoc che auspicabilmente dovrebbe trovare ingresso nel decreto fiscale di prossima emanazione. Si propone con questa di rifinanziare fino al 31 dicembre ulteriori 13 settimane di Cig con causale Covid anche per gestire l’uscita graduale del blocco dei licenziamenti”, ha detto Orlando.

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Orlando ha ricordato lo stato di crisi in cui alcuni settori produttivi, tra cui quello delle mense aziendali: un settore che incide drammaticamente sull’ occupazione femminile poiché gran parte della manodopera in questo settore è costituita da donne. “Il Governo ha introdotto tutte le tutele differenziate per alcuni settori particolarmente esposti alla crisi. In assenza di una proroga degli ammortizzatori emergenziali, sussiste un’alta probabilità che nei settori tra cui quello delle mense molti dei lavoratori che beneficiano di sostegno al reddito possano essere oggetto licenziamento per motivi economici”, ha concluso.

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La richiesta di una proroga della cassa integrazione era già stata avanzata in questi giorni dalle imprese e dalle aziende. Nello specifico, si era richiesto l’intervento dei parlamentari e dei rappresentanti delle istituzioni locali a salvaguardia dei 77 lavoratori in cassa integrazione della Dcm. La cassa è in scadenza il prossimo aprile e per questo è stata richiesta la deroga di un anno, proposta rilanciata dal segretario generale della Fiom Cgil Brindisi, Angelo Leo. La situazione, tuttavia, è comune a più imprese e riguarda migliaia e migliaia di lavoratori.

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La cassa integrazione Covid, dunque, potrebbe entrare nel prossimo decreto Fiscale che anticipa la Legge di Bilancio 2021 con la proroga annunciata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. Le nuove settimane di cassa integrazione Covid servono proprio a superare in modo graduale la fine del blocco dei licenziamenti, che per qualcuno termina il 31 ottobre 2021. Chi terminerà le settimane di CIG Covid già previste entro ottobre, quando scatterà anche la fine del blocco dei licenziamenti, potrà utilizzare le nuove settimane di cassa integrazione gratuita con l’impegno a non licenziare.

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