Per alcuni non è mai notte: 104 euro al mese di aumento. Si decide già domani

Nuovo assetto per la Pubblica l’Amministrazione. Alcune novità sono contenute nella manovra, con un nuovo sistema che regolerà gli avanzamenti di carriera per i dipendenti pubblici. 

Tensione per la manovra, che dovrebbe arrivare a giorni con il documenti programmatico di bilancio e che conterrà diverse novità attese per il settore delle Pa. Al centro dell’agenda del ministro Brunetta e del presidente dell’Aran Antonio Naddeo c’è un piano di riforme che richiederà 200 milioni di euro. Tra gli obiettivi: la revisione di numerose forme contrattuali e le procedure di attribuzione dei salari accessori. In quest’ultima direzione, si muove il superamento del tetto fondi delle amministrazioni per il salario accessorio. Si pensa ad un’abolizione totale del limite vigente, mossa che era già stata preannunciata dal decreto numero 80 del 2021 sul reclutamento, sottoscritto dallo stesso Renato Brunetta e avente carattere programmatico.

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Novità anche per i salari dei dipendenti, con aumenti di 104 euro mensili lordi. Inoltre, con questa manovra, dovrebbero essere stanziati anche 150-200 milioni per l’ordinamento professionale delle nuove carriere. Potrebbe nascere una nuova area, una via intermedia tra i funzionari e la dirigenza dove confluiranno altre professionalità. Prosegue l’attribuzione delle posizioni già designate che, attraverso questa riforma, gioverebbero di una regolamentazione simile a quella vigente nell’ambito privato.

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Nuova meritocrazia?

L’introduzione della nuova area, denominata “delle alte professionalità”, si aggiunge ad una revisione delle progressioni economiche orizzontali, con scatti di stipendio legati al merito e a titoli di studio e formazione. Nel caso delle progressioni verticali , ossia i passaggi da un’area a quella superiore, non ci sarà più solo il concorso per avere degli avanzamenti, ma anche delle selezioni basate sulle valutazioni delle competenze di funzionari già presenti.

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