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Bonus elettrodomestici, bonus facciate, bonus per le famiglie: ecco cosa cambia dal 2022 e per quali bisogna affrettarsi

Molti dei bonus che sono stati erogati nel 2020, anno della pandemia, sono stati prorogati per il 2021. La legge di Bilancio 2022 ne ha prorogati alcuni, mentre altri non sono stati riconfermati o sono in attesa di conferma. Ad essere stato riconfermato è il bonus mobili ed elettrodomestici, la misura di agevolazione fiscale a favore di chi realizza interventi di ristrutturazione edilizia, rientranti tra quelli compresi nel Bonus Ristrutturazione. Il bonus è stato riconfermato con alcune novità. E’ stato abbassato il limite massimo di spesa su cui applicare lo sgravio fiscale. Il bonus è dunque valido fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 e sarà ammesso a condizione che i lavori di ristrutturazione non siano iniziati prima del 1° gennaio 2021.

Per quanto riguarda quello del 2023, sarà valido a condizione che i lavori di ristrutturazione non siano iniziati prima del 1° gennaio 2022 e quello del 2024 a condizione che i lavori di ristrutturazione non siano iniziati prima del 1° gennaio 2023. Fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2020, il limite massimo di spesa era di 10.000 euro (detrazione massima 5.000 euro, ossia il 50% di 10.000). Per le spese del 2021, il limite è salito a 16.000 euro (detrazione massima 8.000 euro). Per il 20221, il limite sarà di 5.000 euro (detrazione massima 2.500 euro).

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Anche il bonus facciate ci sarà nel 2022, ma con alcune modifiche. Per il 2021, è possibile detrarre il 90% dei costi sostenuti per abbellire le facciate degli immobili. A partire dal 2022, la detrazione fiscale concessa scenderà al 60%.

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Ci sono poi il bonus mamma domani, il bonus bebè, il bonus asilo nido che saranno sicuramente inglobati nell’assegno universale unico. Le domande partiranno da gennaio 2022 con le prime erogazioni da marzo. L’ assegno verrà sempre erogato da marzo a marzo di ciascun anno. Per il 2022, per evitare 2 mesi scoperti, si prorogheranno a gennaio e febbraio assegno ponte e assegni familiari oggi in vigore in sostituzione della misura. L’importo che dovrebbe essere stabilito va da un minimo di 50 euro a circa 180 euro per ogni figlio, con una maggiorazione dal terzo figlio. Confermata anche una maggiorazione se entrambi i genitori lavorano. L’erogazione al minimo, in assenza di Isee che certifichi il diritto a un assegno più alto, avverrà dunque in automatico dalla base di 50 euro. Secondo i dati Istat, la metà delle famiglie italiane dovrebbe avere diritto all’importo massimo dell’assegno unico universale per i figli.

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