Reddito di Cittadinanza, l’aiuto dello Stato può superare i 1500 euro al mese

Tra le numerose novità in arrivo sul Reddito di cittadinanza, c’è anche la modifica della soglia di reddito. Ecco cosa potrebbe cambiare

Sarà molto più difficile dire no ad un’offerta di lavoro arrivata dopo il Reddito di cittadinanza. In seguito alle pressioni arrivate a Palazzo Chigi, è arrivata la stretta. Saranno aumentati i controlli, effettuati in automatico dal prossimo anno per ogni domanda di sussidio e non a campione, per cercare di evitare il propagarsi di truffe. Stando ai dati, tra il 2019 e il 2021 quasi 48 milioni di euro sono finiti nelle tasche di persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza illecitamente, con oltre 41 milioni quest’anno. Sono quasi 11mila le persone controllate nel 2019, oltre 18mila l’anno scorso, più di 156mila quest’anno. Nel 2021, i sussidi percepiti senza diritto pari a 41.3 milioni. Delle quasi 40mila famiglie con il reddito di cittadinanza controllate in alcune regioni da maggio a ottobre, il 12,6% è risultato irregolare. Insomma, troppe irregolarità e la manovra va proprio nella direzione di una modifica che possa reggerne l’urto.

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Cambia il meccanismo sui trasferimenti del Reddito di cittadinanza prevede che in caso di rifiuto al lavoro più volte si perde il diritto a ricevere l’accredito. Attualmente le offerte non devono superare i 100 chilometri di distanza dalla residenza la prima volta, i 250 chilometri la seconda e l’intero territorio nazionale la terza. Dal prossimo anno, la prima offerta di lavoro non può essere collocata a una distanza maggiore degli 80 chilometri dalla propria abitazione, ma già dalla seconda volta si deve accettare l’occupazione in qualsiasi luogo in Italia. L’assegno, se l’impianto della manovra sarà confermato definitivamente, calerà di 5 euro al mese a partire dal sesto mese, come avviene per Naspi e Discoll. L’importo sarà quindi ridotto mensilmente di 5 euro, a partire dal sesto mese oppure dal primo no all’offerta di lavoro.

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Cosa potrebbe cambiare

Secondo le nuove proposte avanzate al Reddito di cittadinanza, un single potrebbe percepire al massimo 540 euro, mentre l’assegno per una famiglia numerosa con figli potrebbe arrivare a 1.540 euro. Infatti, fra le proposte di revisione formulate dal Comitato scientifico istituito si inserisce anche una revisione della scala di equivalenza, che andrebbe a penalizzare i single e favorire le famiglie numerose e/o con disabili. La soglia massima per una famiglia numerosa passerebbe da 2,1 a 2,8, per arrivare a 2,9 se ci sono disabili. Per ciascun minore la scala di equivalenza passerebbe da 0,2 a 0,4. Ciò significa che nei casi di single senza figli il reddito annuale passerebbe da 6.000 a 5.400 euro pari ad un assegno mensile che scende da 500 a 450 euro; nei casi di una famiglia con due genitori e 4 figli arriverebbe a percepire il beneficio massimo pari a 15.120 euro l’anno pwer una scala di equivalenza pari a 3, cui si aggiungerebbe anche il contributo per l’affitto di 3.360 euro l’anno per un reddito totale di 18.480 euro l’anno pari a 1,540 euro di assegno mensile.

 

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