Rincari delle bollette, ecco le città in cui saranno pesantissimi

L’aumento dei costi delle bollette di luce e gas è ormai realtà. Ma non tutte le famiglie italiane sono colpite allo stesso modo

A causa del balzo del 45% dell’elettricità e del 30% del gas, sono aumentate le bollette da nord e sud. I prezzi delle materie prime infatti sono schizzati in alto, a cui si aggiungono gli alti costi per i permessi sulle emissioni di CO2. Un aumento a cui si è cercato di rispondere con l’annullamento degli oneri generali di sistema e con il potenziamento del bonus sociale. Secondo i calcoli, si stima un aumento del 29% per la luce e del 14,4% per il metano, mentre le famiglie che saranno aiutate ammontano a circa 2,5 milioni. L’intervento del governo sembra aver ammorbidito gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili.

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Per far fronte alla situazione sono stati stanziati circa 3 miliardi di euro con il decreto-legge approvato il 27 settembre, il n.130, destinato al contenimento degli aumenti in bolletta di famiglie e microimprese distribuiti in 2,5 miliardi per azzerare gli oneri di sistema per il prossimo trimestre e circa 500 milioni per il potenziamento dei bonus, a cui è stato poi aggiunta una riduzione del 5% dell’iva sulle bollette gas. Tuttavia, non sarà così per tutti gli italiani, visto che ci sarà un aiuto per le famiglie più in difficoltà. Infatti, un’indagine condotta dall’Unione nazionale consumatori sui rincari delle bollette e dei servizi primari in Italia ha evidenziato diverse disparità tra le varie città italiane, analizzando le cifre dell’inflazione di ottobre rese note dall’Istat. La svalutazione è cresciuta proprio per l’aumento generalizzato dei prezzi della corrente, del gasolio per riscaldamento e del gas, il che ha causato un incremento di 355 euro all’anno a famiglia.

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Le città più costose 

In lista alla classifica, come città dove i costi sono più alti, c’è Verona, che ha registrato un incremento dei costi del 37,5% rispetto a ottobre dell’anno scorso. Seguono Bologna, con un aumento annuo del 36,4%; Forlì e Cesena con un più 34,5%; Bolzano, con una crescita dei prezzi del 33,9%; Avellino, con il 33,5%; Trento, con aumento +32,2%; Lodi con un aumento di +31,8%; Pordenone con +31,1%; Varese con un aumento del +30,7%; Vicenza e Udine con un incremento del +30,5%; Cagliari con un aumento del +18,5%; Sassari con +18,6%; Catania co +19%; Palermo con +23,1%; Roma con +23,6%.

Per ciò che riguarda i trasporti, si paga di più a Grosseto, dove c’è stato un rincaro del 21,1%. Seguono Gorizia (+15,3%), Trieste (+15,1%), Udine (+14,5%), Potenza (+14,1%), Ascoli Piceno (+13,7%), Cosenza (+13,6%), Pordenone (+13,5%), Novara, Venezia e Padova (+13%) e Alessandria (+12,7%).

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