Pensioni, il governo ha deciso cosa puoi fare nel 2022

Il 2022 si apre con la conferma di quanto ci si aspettava sul fronte pensioni. Il Governo ha deciso sulle riforme da apportare al sistema previdenziale e chi potrà o non potrà andare in pensione durante il prossimo anno.

La misura di pensionamento anticipato Quota 102 è stata approvata giorni fa e sarà attiva a partire da gennaio 2022. La discussione su come e se applicare una nuova misura di pensionamento anticipato sulla falsa riga di Quota 100 ha portato a molte discussioni tra le forze politiche e maggioranza e di opposizione, come tra i sindacati. La decisione del Governo è infine stata presa, ma ci sono ancora molte cose da sistemare. Oltre alle misure di pensionamento anticipato si pensa anche di potenziare altri strumenti di pensionamento, in particolare saltano fuori i nomi di Opzione Donna e, soprattutto, dell’Ape Sociale.

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Per quanto riguarda la prima, è stata riconfermata per i prossimi dodici mesi. Dunque, le lavoratrici con almeno 60 anni di età, o 61 nel caso di lavoro autonomo, potranno andare in pensione con un assegno interamente contributivo. Anche l’Ape sociale è stato prolungato, tra l’altro con un ampliamento delle categorie di lavoratori che vi possono accedere. La lista dei cosiddetti lavori gravosi è passata infatti da 15 a 23, allargando così la platea dei beneficiari. Sarà necessari, per rientrarvi, aver svolto mansioni gravose per 6 degli ultimi 7 anni o 7 degli ultimi 10 anni. In questo caso, il trattamento pensionistico anticipato potrà essere richiesto con 63 anni di età anagrafica e 36 di contributi. L’importo massimo è di 1500 euro, che saranno erogati fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

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La platea di chi può beneficiare dell’Ape Sociale si è quindi apliata ed è stato stilato un elenco completo di tutte le 23 categorie che possono rientrare nella misura. Ecco quali sono:

  • Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate;
  • Tecnici della salute;
  • Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • Operatori della cura estetica;
  • Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati;
  • Artigiani, operai specializzati, agricoltori;
  • Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • Conduttori di mulini e impastatrici;
  • Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • Portantini e professioni assimilate;
  • Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.
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