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Fisco

Notifica delle cartelle esattoriali, perchè ora è più difficile sfuggire

Published by
Riccardo Magliano

Sulle cartelle esattoriali di molte persone viene contata ancora una spesa che si credeva abolita ad inizio anno. Ecco cosa sta succedendo e perché è normale che sia così.

A gennaio 2022 la Legge di Bilancio aveva abolito l’aggio, ossia gli oneri di riscossione delle tasse pagate dai contribuenti.

Con la Legge di Bilancio 2022 ogno onere di riscossione è stato tolto dalle tasse dei contribuenti e messo a totale carico dello Stato. Tuttavia, anche in seguito alla proroga della pace fiscale, molti hanno ripreso in mano le proprie cartelle esattoriali, con la speranza di poter pagare i propri debiti con il Fisco e si sono accorti di una cosa. Nelle cartelle esattoriali, o almeno nella maggior parte di esse, sono ancora indicate le spese degli oneri di riscossione.

Questa voce nelle cartelle esattoriali ha mandato in confusione molti contribuenti che speravano di poter pagare qualcosa in meno. L’aggio, infatti, aumentava l’importo delle tasse da pagare dal 3% al 6%, a seconda della tassa. Nel 2022 l’aggio è stato tuttavia abolito e i contribuenti non devono più pagare quella percentuale di oneri di riscossione. Alla luce di questo, perché sulle cartelle esattoriali, ancora oggi, sono presenti le vogi dell’aggio? La risposta è in realtà abbastanza semplice. La Legge di Bilancio 2022 specifica che l’abolizione degli oneri di riscossione dalle tasse a decorre dal 1 gennaio 2022. Questo significa che le tasse non pagare prima del 1 gennaio sono ancora soggette all’aggio e al pagamento che avrebbero effettuato prima della messa in opera della Legge di Bilancio.

Si ricorda, infatti, che molte delle cartelle esattoriali ancora da pagare e che beneficiano della definizione agevolata per la proroga della pace fiscale, si riferiscono a pagamenti arretrati che risalgono al 2021, quando non al 2020. Questi pagamenti non vengono interessati dall’abolizione dell’aggio avvenuta nel 2022. Quindi, tutti i contribuenti che sono in possesso di cartelle esattoriali notificate prima del 1 gennaio 2022 devono pagare secondo i criteri in atto fino a quel momento, quindi con l’aggiunta anche degli oneri di riscossione a carico del contribuente.

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