Aeroporti, il Ministro Giovannini avvisa tutti: non lasciate i bagagli in stiva

Un avviso ai naviganti, anzi, per la precisione, ai viaggianti: i nostri aeroporti sono a posto ma evitate bagagli in stiva. Lo ha detto il ministro Giovannini lanciando un allarme viaggi. Che cosa sta effettivamente succedendo?

Il sistema aeroportuale italiano ha tenuto ‘botta’ al peso di due crisi consecutive che si sono scatenate sul settore: quella della pandemia, ovviamente, e quella del caos aeroportuale europeo degli ultimi giorni. Ma a far chiarezza sullo stato confusionario e preoccupante ci pensa il ministro Giovannini.

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È un po’ il succo del discorso è stato ribadito in queste ore dal ministero delle Infrastrutture in una nota diffusa a seguito del tavolo di confronto che ha messo insieme le associazioni datoriali, per i disagi di questi ultimi tempi.

Le varie sigle (Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assaereo, Aicalf, Assohandler, Ibar, Fairo), e Enac ed Enav sono dunque state riunite per discutere e confrontarsi sulle cause dei disagi nel nostro Paese e individuare possibili soluzioni. Ma quali, per l’esattezza? Vediamoci chiaro.

Caos aeroporti: le parole di Giovannini

Parlamento/ Fonte: missionerisparmio.it

Per scongiurare nuove problematiche in un momento già teso per il comparto, il ministero ha invitato i passeggeri a «imbarcarsi, per quanto possibile, solo con il bagaglio a mano».

«Gli ammortizzatori sociali e i sostegni scelti dal governo nel corso del biennio 2020-2021 hanno permetto una sorta di incoraggiante ripresa del traffico aereo italiano “riducendo i disagi”, ha ammesso il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.

Che però poi ha chiarito: «Così non è avvenuto in altri Paesi europei che oggi si trovano ad affrontare una drammatica carenza di personale che incide sulla gestione del traffico. Continueremo a monitorare la situazione negli scali italiani per definire eventuali interventi come emergeranno dal tavolo».

Ma nello specifico quali sono le situazioni si maggiori tensione e di crisi dal punto di vista della funzionalità strutturale del comparto?

Caos voli in Europa, cosa sta accadendo

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aerei / Fonte: missionerisparmio.it

Le attuali situazioni di disagi per i viaggiatori sono dovuti alle ripercussioni sul sistema italiano dei disservizi e ritardi dei vettori in arrivo da altri scali europei, come chiarito anche dai dati di Eurocontrol. L’Enac, dice il ministero, «valuterà l’emanazione di ulteriori raccomandazioni per i gestori aeroportuali e per gli utenti, volte a limitare i disagi; e solleciterà i gestori aeroportuali a garantire presidi di ristoro e il coordinamento dei servizi di trasporto in caso di ritardi che vanno oltre l’orario di apertura degli aeroporti».

Ecco da dove parte l’invito all’uso del solo bagaglio a mano in quanto, in questa fase, aspettare la consegna del bagaglio in stiva potrebbe richiedere ore.

Nel mentre, prosegue il caos voli nei cieli d’Europa, che si allarga anche al Portogallo, mentre British Airways conferma il taglio di altri 10.300 voli sino alla fine di ottobre. Lo scorso fine settimana l’aeroporto di Lisbona ha tagliato oltre un centinaio di voli e continua a cancellarne al ritmo di una trentina al giorno.

Una situazione che ha portato il Parlamento portoghese a chiamare i vertici di Ana, la società di gestione degli aeroporti portoghesi che fa parte del gruppo francese Vinci. Oltre ai disagi, in discussione c’erano anche i risultati di una classifica presentata dal sito tedesco AirHelp, che si concentra sulla tutela dei diritti dei passeggeri e che ha bocciato lo scalo di Lisbona, portandolo all’ultimo posto in una lista di 132 aeroporti di tutto il mondo.

Intanto i tagli ai voli annunciati da British Airways si sommano a quelli nelle ultime settimane. La decisione non dovrebbe riguardare i voli a lungo raggio.

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