Truffe online, clienti Unicredit e Intesa Sanpaolo sotto attacco: ecco come difendersi

Bitdefender Antispam Lab lancia l’allarme: i casi di phishing aumentano per i clienti Unicredit e Intesa Sanpaolo, è necessario difendersi.

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Il cybercrimine non va in vacanza e, dopo l’impennata di tentativi di truffa informatica del periodo dal 20 al 30 giugno, il centro di studi Bitdefender Antispam Lab avverte che nuovi tentativi di phishing arriveranno nelle prossime settimane. Nel mirino dei truffatori informatici in particolare i clienti Unicredit e Intesa Sanpaolo, che potrebbero ricevere e-mail truffa a cui serve prestare attenzione. Essere consapevoli del pericolo e saperlo riconoscere è la via migliore per evitare furti direttamente sul proprio conto corrente.

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I tentativi di raggiri, spiegano i ricercatori di Bitdefender Antispam Lab, avvengono solitamente tramite e-mail o SMS in cui viene richiesto di reimpostare la password del proprio home banking o di qualche altro servizio simulando un’emergenza. L’obbiettivo dei criminali è di spaventare le vittime con falsi avvisi di frode o emergenza di altro tipo, dicendo che il modo per evitarlo è agire il prima possibile. In questo modo chi legge il messagio non si prenderebbe il tempo di ragionare sul fatto che nessuna banca chiederebbe mai l’inserimento di dati personali per un’operazione.

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Come riconoscere il phishing e difendersi

Riconoscere un tentativo di phishing non è sempre ovvio, anzi, molto spesso le e-mail o gli SMS che arrivano ai correntisti sono molto simili o anche identici a quelli ufficiali che vengono inviati da banche come Unicredit e Intesa Sanpaolo, perciò occorre fare attenzione. In primo luogo, come detto, non è normale che una banca richieda l’inserimento di dati personali del cliente per un’operazione. Riflettendo per un attimo su questo fatto si può sospettare un tentativo di truffa e il modo migliore per fugare ogni dubbio è rivolgersi alla propria filiale di fiducia e chiedere spiegazioni.

L’importante in questi casi è non agire d’istinto. Anche nel caso il messaggio fosse autentico e fosse in atto una vera frode, il tempo per intervenire non mancherebbe e non è necessario agire in maniera impulsiva.

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