Monete rare da migliaia di euro, i 20 centesimi che valgono 110.000 euro

Le vecchie Lire italiane, ormai fuori corso, sono ancora molto ricercate dai collezionisti, soprattutto quelle più particolari. Queste monete da 20 centesimi di lira hanno tanto valore da far rimanere a bocca aperta.

20 centesimi monete rare

Il valore delle monete fuori corso non è mai solo quello nominale. Nelle mani di un collezionista che ne riconosce il valore, quelle monete possono diventare una piccola, o a volte anche grande, fortuna. Le monete da 20 centesimi di Lira sono entrate in vigore nel 1863 e rimaste in circolazione fino a metà del ‘900, segnando un periodo importantissimo per la storia italiana. Oggi queste monete possono raggiungere valori altissimi, perché i coni sono stati numerosi e altrettanto numerose le versioni di prova e le sperimentazioni, in gran parte di tiratura molto bassa.

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La 20 centesimi Esagono, coniata per la prima volta nel 1918, sotto re Vittorio Emanuele III, è la moneta meno rara della lista. Rilasciate regolarmente per tre anni e in gran quantità, le 20 centesimi Esagono in FDC del 1918 e 1919 sono valutate circa 180 euro, mentre quelle del 1920, anno del ritiro, arrivano dino a 400 euro. Esiste però un’eccezione. Come molte monete prima e dopo, la 20 centesimi Esagono ha avuto una tiratura di prova nel 1918 con la classica dicitura PROVA sul lato verso. La moneta oggi vale fino a 1.200 euro. La 20 centesimi Libertà Librata è una moneta del 1908, ancora sotto re Vittorio Emanuele III, su cui compare un profilo femminile appresentante la libertà. Le versioni del 1908 e quelle in circolazione negli anni successive non sono particolarmente rare o preziose, ma dal 1926 al 1935, quando ormai erano fuori circolazione, sono state coniate di nuovo in tiratura limitata per i numismatici. Di questa nuova versione, quelle del 1926 e 1927, le più numerose, valgono tra i 400 e i 750 euro, ma quelle coniate dal 1928 al 1935 possono valere in FDC fino a 1.900 euro.

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La moneta più rara

La prima moneta da 20 centesimi di Lira fu coniata nel 1862, ma la sua prima tiratura presentava un problema non da poco. Per forma, dimensioni e decorazioni, la 20 centesimi Stemma, era molto simile alla moneta da 5 Lire d’oro, quindi molti falsari cominciarono a placcare la moneta e spacciarla per una moneta da 5 Lire. Una volta accortisi del problema, i funzionari della Zecca di Torino ritirarono la moneta, circolante da pochissimo tempo e con poco più di 450 pezzi in giro. Da questo viene la sua rarità. Delle 20 centesimi Stemma ne esistono pochissimi esemplari in buone condizioni, tanto che in grado di conservazione Splendida, quindi neanche FDC, la moneta può valere fino a 90.000 euro. Una di queste monete in FDC è stata battuta all’asta nel 2014 per 110.000 euro.

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