Bonus acqua per tutti: come funziona

Il bonus acqua 2021 è stato prorogato fino al 2022 per migliorare il più possibile la qualità dell’acqua del rubinetto di casa, grazie all’acquisto di un depuratore. Ecco come funziona il bonus.

bonus acqua

Il bonus acqua potabile permette di ottenere un rimborso fino a circa 500 euro per i privati e 2500 euro per le attività commerciali. Si riceve un credito d’imposta pari al 50% della spesa che spetta per l’acquisto di un depuratore. Questo con l’obiettivo recuperare le spese e migliorare la qualità dell’acqua nelle nostre case, in virtù di uno stile di vita più sostenibile. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate non prevede alcun limite di reddito ISEE, per cui il bonus sarà accessibile a tutti i cittadini che pagano l’imposta sul reddito IRPEF.

Leggi anche: Decreto Sostegni, aiuti in arrivo per le grandi imprese in difficoltà

Si tratta di un nuovo aiuto economico che vuole ridurre il consumo di bottiglie e contenitori di plastica utilizzati per l’acqua potabile. L’agevolazione è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2021. Il bonus acqua è ora attivo e potrà essere richiesto fino a dicembre 2022.

Si presenta come un’ottima occasione per coloro che vogliono installare in casa (o in ufficio) un depuratore per rendere migliore l’acqua dei rubinetti, il che significa principalmente liberarla da calcare, cloro e altre sostanze estranee. Si tratta di un bonus prezioso, che può far davvero risparmiare sulla spesa di un depuratore.

Leggi anche: Lavoro post Covid: per tornare in ufficio i dipendenti chiedono un aumento

Come richiedere il bonus acqua

Chi ha intenzione di provvedersi di un depuratore dovrà solo decidere quale tipo di sistema di filtraggio installare, rivolgendosi a ditte specializzate. Una volta scelto il modello, occorre tenere traccia di tutte le spese sostenute. Il pagamento deve essere fatto tramite: bonifico, carta di credito o assegno. Bisognerà poi inoltrare la domanda nei corretti tempi d’invio: dal 1 al 28 febbraio dell’anno successivo 2022 all’acquisto del depuratore. La comunicazione va inoltrata all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

Oltre a ciò, ENEA, l’ente per le nuove tecnologie e lo sviluppo sostenibile, svilupperà una relazione da presentare al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico, per misurare la riduzione dei contenitori di plastica utilizzati per l’acqua potabile.

Impostazioni privacy