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Fisco

Ricevi soldi dall’estero? Arrivano i controlli dalla Guardia di Finanza

Published by
Giulia Belardinelli

L’attenzione, da parte del Fisco e dell’Agenzia delle entrate, per la ricezione di soldi dall’estero è sempre più elevata.

I controlli della Guardia di Finanza partono sempre dai movimenti del conto corrente, grazie all’Anagrafe dei rapporti finanziari. L’altra cosa che viene sempre controllata è ovviamente la dichiarazione dei redditi. La Guardia di Finanza ha elevato la sua soglia di attenzione rispetto a tutte le operazioni che presentano un passaggio di soldi dall’estero a un conto corrente in Italia. L’obiettivo di questi controlli è intercettare tutte quelle che possono essere forme di evasione fiscale. Per sintetizzare, in caso di bonifico dall’estero, il contribuente può essere oggetto di controlli. Questo sia che si tratta di uno Stato europeo o meno.

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Proprio perché di mezzo c’è una transazione di denaro da un Paese estero, la Guardia di Finanza può decidere di aumentare i controlli. Infatti, il trasferimento o la ricezione di soldi all’estero, può essere un trucco per nascondere dei soldi alla finanza italiana. Questi controlli vengono gestiti grazie all’Anagrafe dei rapporti finanziari, che ha la facoltà di controllare i conti correnti degli italiani. C’è da dire che un’attenzione maggiore è rivolta agli imprenditori, di cui vengono controllati anche i prelievi.

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Cosa fare in caso di pagamenti esteri

Se dell’importo ricevuto non c’è traccia nella dichiarazione dei redditi, ecco che la Guardia di Finanza può iniziare a sospettare un caso di evasione fiscale. In base alle più recenti disposizioni, a partire dalle operazioni Iva effettuate dal primo luglio 2021, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei soggetti residenti in Italia le bozze di alcuni documenti con cui comunicare le operazioni trans-frontaliere. Ci sono inoltre dei registri Iva che devono contenere le dichiarazioni annuali di tutti movimenti avvenuti.

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