Il nostro iban e nome e cognome, cosa si rischia nel comunicarli ad altri

Fate attenzione a comunicare il vostro IBAN insieme ai dati anagrafici, potreste diventare vittime di truffe che svuoteranno il vostro conto.

Iban (foto Adobestock)
Iban (foto Adobestock)

Infatti spesso quando viene richiesto il codice del vostro conto corrente bancario si è sempre molto perplessi nel comunicarlo perché c’è il rischio di un utilizzo fraudolento. Statisticamente il rischio di subire una truffa è comunque molto basso, seguendo alcune regole e accortezze, come quella ovvia ma non scontata di non indicare mai password o credenziali per accedere al proprio conto online. Per questo non ci deve mai essere troppa preoccupazione a comunicare agli altri il proprio IBAN, anche se il richiedente conosce già tutti i dati anagrafici.

L’IBAN è un codice alfanumerico che individua in maniera univoca un conto corrente. Questo è collegato ad un intestatario. Questi 27 caratteri sono fondamentali per effettuare qualsiasi tipo di operazione, sia in entrate che in uscita, come ad esempio bonifici da fare o ricevere. In questo caso serve anche sapere il codice del destinatario del pagamento, aggiungendo la causale del versamento.

In quali casi non bisogna temere di lasciare le coordinate del proprio conto corrente? Ad esempio per la domiciliazione bancaria delle utenze, che siano luce, telefono, televisione o altro.

Comunicare il nostro IBAN agli altri: che truffe?

Iban (foto Adobestock)
Iban (foto Adobestock)

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Non ci sono particolari problemi di sicurezza nel comunicare l’IBAN agli altri, perché non ci mette a rischio truffe. Anche nel caso in cui dovesse finire nelle mani di qualcuno con cattive intenzioni, quest’ultimo non potrebbe farci molto. Anche per la domiciliazione delle bollette serve una esplicita autorizzazione: non è infatti possibile che solo tramite iban ci vengano addebitate delle spese o prelievi non autorizzati.

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Tramite codice IBAN si può risalire al numero di conto corrente, ma anche questo non permette di fare molto altro. L’unico rischio di una truffa è quando qualcuno viene in possesso delle nostre credenziali di accesso all’home banking, ma anche in questo caso i sistemi di sicurezza si sono elevati alla doppia o tripla verifica, una barriera molto difficile da infrangere.

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