Aumenti d’autunno, anche i conti correnti hanno un problema

Aumento dei costi dei conti correnti che avrebbero subito diversi incrementi nell’ultimo anno. Ecco perché. 

Il conto corrente bancario è ormai una necessità per tutti. Non solo permette di depositare in banca il denaro, ma è indispensabile per una serie di servizi del nostro quotidiano: accredito dello stipendio e della pensione; pagamenti elettronici sempre più richiesti in un’ottica di trasparenza e tracciabilità; invio o ricezione di bonifici; pagamento di bollette e così via. Prima di scegliere quale conto corrente aprire, è bene valutare diversi parametri da tenere in considerazione per poter fare la scelta più giusta. Generalmente, il conto corrente e i relativi servizi offerti ai titolari hanno dei costi. Le operazioni tradizionali come prelievi, bonifici, canoni per carta di debito o di credito sono gratuite. Tuttavia, di banca in banca e in base all’offerta, possono variare condizioni e servizi.

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Per scegliere il conto corrente migliore non bisogna confrontare una sola voce, ma valutare il costo totale annuo del conto, compreso il costo del bancomat, della carta di credito, del carnet assegni, dei bonifici, dei prelievi. Spesso, infatti, si sottovalutano i costi di gestione a favore di una valutazione più attenta del tasso di interesse. Invece, consigliano gli esperti, bisogna piuttosto cercare di ridurre al minimo i costi che vanno a sotterrare quei pochi interessi maturati nel tempo in breve tempo.

Tra i costi fissi figurano il canone mensile del conto corrente e quello annuale della carta di debito e della carta di credito. Ci sono poi le spese di gestione del conto titoli e le spese di liquidazione interessi; le spese di comunicazione per estratti conto e comunicazioni di trasparenza; il canone dell’home banking; le commissioni per i bonifici, quelle applicate ai prelievi agli sportelli di altre banche e quelle per i pagamenti Cbill o pagoPA; le tasse tra cui l’imposta di bollo fissa di 34,20 euro l’anno su giacenze medie superiori ai 5.000 euro e la ritenuta del 26% sugli interessi eventualmente maturati.

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Costi in aumento

Secondo un’indagine di Altroconsumo, i conti correnti hanno subito aumenti medi tra l’11% e il 15%. L’indagine è stata condotta su 32 mila persone per valutare la soddisfazione della propria banca. Ebbene, è emerso che famiglie con operatività media, giovani e pensionati con operatività media hanno visto incrementare le spese dei propri conti nel corso di un anno. Tutti e 20 i conti considerati hanno subito un aumento delle operazioni online, cresciute dall’11 al 15%, a seconda dei profili, rispetto allo scorso anno. Alcuni conti che erano a costo zero per l’operatività online non lo sono più e in alcuni casi il costo è letteralmente raddoppiato. I costi dei conti con operazioni a sportello crescono meno, ma restano comunque ben più alti rispetto all’online. L’indagine ha poi stilato una classifica di 63 istituti per capire quali rispondono meglio alle esigenze dei clienti.

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Trasparenza, costi percepiti, servizio clienti e home banking sono i quattro parametri che abbiamo chiesto di valutare puntualmente, oltre a un giudizio sulla soddisfazione complessiva. Le migliori banche sarebbero Banca Popolare Etica, N26, Fineco, Widiba, Banca Fideuram, Banca Mediolanum, con un punteggio di soddisfazione complessiva superiore a 80 su 100. Gli istituti con più sportelli sul territorio invece, pur sostanzialmente promossi dai clienti, si trovano decisamente più in basso nella classifica generale

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