Ottenere una casa di proprietà senza doverla ristrutturare e senza spendere un euro: può accadere davvero

Un’idea folle ma geniale quella di due laureati in Comunicazione che hanno dato vita ad una catena di scambi partendo da un sasso.

Un’impresa impossibile per molti, ma non per Marco Amorosi e Raniero Bergamaschi, neolaureati in Comunicazione per l’Impresa in Università Cattolica di Milano. Per loro, partire da un sasso per ottenere una casa solo attraverso dei baratti non è impossibile. L’idea è ispirata a quella del canadese Kyle MacDonald, che nel 2005, riuscì ad ottenere la proprietà di una casa attraverso una catena di scambi partendo da una graffetta rossa. Un oggetto senza valore, così come il sasso. Lo scopo è quello di “creare una storia incredibile, a prescindere da ciò che si ottiene”, da qui il titolo del progetto: “Habere non Haberi”, “Possedere e non essere posseduti” .

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Come ricostruisce l’HuffPost, fino ad oggi, tutti gli scambi sono stati conclusi di volta in volta con persone diverse, conosciute su Internet grazie agli annunci su Marketplace di Facebook e Subito.it, in diverse parti dell’Italia. Il primo è avvenuto il 31 ottobre 2020, quando il sasso raccolto nel giardino di casa da Marco, con scritto il nome del progetto e “autografato”, è stato richiesto da Andrea, costruttore edile che, a conoscenza della vicenda di Kyle MacDonald, ha voluto scambiare con il sasso una mountain bike, avviando il ciclo di scambi. Successivamente, è stato Sergio a scambiare una bici più robusta con la mountain bike.

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La catena di scambi 

Carlo ha accettato di scambiare due strumenti di liuteria della sua ampia collezione. Basso e mandolino sono stati poi barattati con un Macbook Pro, grazie a Simona e Nicola, giovane coppia con 5 figli. Il Macbook è stato scambiato con degli orecchini in oro bianco e diamanti, scambiati con un orologio degli anni 50, poi messi in vendita. Il settimo e ultimo scambio ha coinvolto Pietro, commerciante e titolare del negozio di antiquariato e modernariato Antica Fabbrica di Divani, che ha scambiato una Suzuki Katana GS 1100 del 1983. La prima risposta è stata immediata ed è arrivata da un costruttore edile: Andrea che, dopo aver visto l’annuncio del sasso su un gruppo Facebook, ha deciso di scambiarlo con una bicicletta nuova appena avuta in regalo.

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E da lì è partito tutto. “L’idea è ispirata a quella del canadese Kyle MacDonald, che nel 2005, riuscì ad ottenere la proprietà di una casa attraverso una catena di scambi partendo da una banale graffetta rossa. L’obiettivo è quello di arrivare attraverso questi scambi ad avere una casa che poi possa diventare un centro di produzione video per sviluppare i nostri progetti”, spiega Marco. L’obiettivo è una casa. “Vorrei capire se anche in Italia possa essere replicabile l’esperienza di MacDonald, che appunto era arrivato a barattare ciò che aveva per un’abitazione. Però vorrei cambiarne il finale, creando una casa di produzione, una realtà che sia in grado di raccontare, seguire e documentare altre storie incredibili in giro per l’Italia e per il mondo”, spiegano i due. L’idea è comunque di dividere la somma in parti uguali o di dare i soldi in beneficienza.

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