Potrebbero essere presto introdotte alcune opzioni a pagamento per gli utenti Telegram per evitare le pubblicità
Telegram è un servizio di messaggistica istantanea e broadcasting, molto simile al più usato Whatsapp, basato su cloud ed erogato senza fini di lucro dalla società Telegram LLC, una società a responsabilità limitata con sede a Dubai, fondata dall’imprenditore russo Pavel Durov. Si tratta di un software libero per Android, Linux, iOS, MacOS, Windows 10. Telegram permette di scambiare messaggi di testo tra due utenti o tra gruppi fino a 200.000 partecipanti, effettuare chiamate vocali e videochiamate cifrate, scambiare messaggi vocali, videomessaggi, fotografie, video, sticker e file di qualsiasi tipo fino a 2 GB. Attraverso i canali è anche possibile la trasmissione in diretta di audio/video e testo verso i membri che si uniscono ai gruppi. È inoltre possibile impostare un timer per l’autodistruzione dei messaggi che permette l’eliminazione automatica del messaggio una volta visualizzato dal destinatario.
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Attenzione, però, perché l’app che fa ormai concorrenza a Whatsapp potrebbe presto diventar pagamento. Durov ha annunciato inoltre di voler introdurre entro fine mese alcune opzioni per permettere agli utenti di non essere bersagliati da alcun tipo di pubblicità ufficiale. Si tratta di un abbonamento periodico oppure di un filtro pubblicitario dedicato ai gestori dei canali che potranno proteggere il loro canale dalle inserzioni
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Infatti, è arrivato sulla piattaforma di messaggistica, un servizio di distribuzione pubblicitaria dedicato ai canali Telegram, che già da queste ore sta distribuendo annunci mirati. Secondo quanto specificato dal fondatore dell’app Pavel Durov, le pubblicità appariranno solamente all’interno di grandi canali seguiti da più di mille persone. In questi spazi, gli inserzionisti potranno inserirsi con annunci che appariranno di quando in quando a margine delle normali comunicazioni.
