Superbonus, se non vuoi perderli ci sono tre date da ricordare

Occhio alle scadenze: dai condomini alle villette. Le date da segnare per l’agevolazione sui lavori di ristrutturazione prorogata nella Legge di Bilancio.

Tra le misure confermate nella lievitazione dai 185 articoli della bozza ai 219 attuali della Legge di Bilancio allo studio c’è la proroga del Superbonus 110%. Sull’agevolazione fiscale sui lavori di riqualificazione energetica degli edifici sono state effettuate alcune modifiche, così come per agli altri bonus edilizi, riguardo a scadenze, criteri e requisiti per beneficiare delle misura.

Nel confronto tra le forze politiche sulla definizione delle norme da inserire in Manovra  è stato mantenuto il limite Isee fino a 25mila euro per poter fare richiesta del Superbonus sui lavori di ristrutturazione nelle villette e nelle abitazioni monofamiliari. In sede di discussione del testo, diversi addetti ai lavori ritenevano che il tetto escludesse molte fasce di reddito, ma ad oggi è stato mantenuto dal governo.

Nella relazione tecnica di accompagnamento alla Legge di Bilancio si stima che la soglia di Isee a 25mila include circa il 67% della platea di proprietari di ville. Il documento calcola inoltre che gli interventi sulle abitazioni principali effettuate da persone fisiche interessate dal Superbonus ”rappresenti il 75% delle spese ipotizzate in sede di relazione tecnica di introduzione della norma originaria per i medesimi soggetti”.

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In generale il Superbonus 110% riceve la proroga ma con scadenze differenti in base alle condizioni: termine ultimo 31 dicembre 2023 per i condomini, per i quali l’agevolazione è prevista nella misura ridotta del 70% nel 2024 e del 60% nel 2025. Fino al 30 giugno 2022 per le case indipendenti con proroga al 31 dicembre 2022 solo per chi abbia depositato la Comunicazione inizio lavori entro il 30 settembre 2021; fino al 31 dicembre 2023 per Iacp e assimilati (ivi comprese le cooperative), purché entro il 30 giugno 2022 risulti effettuato il 60% dei lavori.

Le proroghe riguarderanno anche gli altri bonus edilizi, tra i quali ad esempio il cosiddetto “Bonus facciate” prolungato fino a dicembre 2022 ma solo al 60% delle spese di ristrutturazione sostenute invece del 90% finora riconosciuto.

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Rinviate fino al 2024 le scadenze delle altre agevolazione come il sisma bonus ed ecobonus standard, bonus manutenzione, arredi e verde, alle condizioni attuali escluso il bonus arredi, il cui tetto scende da 16 mila a 5 mila euro.

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