Nuovo condono, Pace fiscale e nuove rate: perchè il 2022 sarà un altro anno di tregua

Con tutto quello che aspetta il nostro paese nel 2022, il problema delle cartelle esattoriali da riscuotere rimane al centro del dibattito. Dopo lunghe discussioni si è arrivati a concedere una nuova proroga.

Esattamente come il 2021, anche il 2022 sarà un anno di fermo per le cartelle esattoriali, che continuano ad essere un problema per il Fisco. La scadenza per il pagamento della Pace Fiscale era segnata per il 9 dicembre, mentre la scadenza per quanto riguarda le rate della Rottamazione ter e Saldo e Stralcio erano il 14 dello stesso mese, dato che considerava anche i 5 giorni di tolleranza extra che la Pace Fiscale non aveva. Deve ancora essere completata la regolarizzazione delle rate della Rottamazione ter e Saldo e Stralcio per gli anni 2020 e 2021, la cui riscossione è stata rallentata molto dalla crisi della pandemia e le difficoltà economiche che ne sono derivate.

Leggi anche: Reddito di Cittadinanza 2022, puoi chiedere all’INPS il bonus mensile di 780 euro

In questi mesi molte sono state le richieste di una ulteriore proroga da parte di alcune forze politiche. Forza Italia in particolare ha fatto molta pressione sul Governo Draghi per ottenere una proroga dei pagamenti delle rate della Rottamazione ter e Saldo e Stralcio fissate dopo dicembre. Al contrario, il Movimento 5 Stelle proponeva una via alternativa come quella della Rottamazione quater, ovvero una diluizione in maggior tempo delle rate da pagare in modo che ogni rata avesse un importo minore. Tutte proposte, queste, che hanno la finalità di evitare una forte pressione del Fisco sugli italiani in un momento di forte difficoltà economica come è questo del 2021 e come continuerà ad esserlo anche nel 2022.

Leggi anche: Pensioni, quale importo devi avere per essere sicuro di vivere dignitosamente

L’idea che trapela dalle indiscrezioni dei palazzi del potere è che il 2022 sarà caratterizzato da una allineamento delle scadenze con lo stato di emergenza della pandemia, oppure direttamente una sospensione delle attività di riscossione per tutto l’anno. Un nuovo condono potrebbe permettere poi a chi è decaduto dal beneficio della definizione agevolata di potersi accodare alle nuove rate. Al tempo stesso verrebbero così smaltite nuove cartelle esattoriali.

Impostazioni privacy