Sostegni, arriva il bonus di 800 euro per genitori separati: chi può richiederlo

Con il Sostegni bis arriva un nuovo bonus, destinato ai genitori lavoratori separati o divorziati che a causa della pandemia hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa, interrompendo così il versamento dell’assegno di mantenimento. 

Nuovi aiuti per le famiglie. Le novità previste nella bozza del Decreto Sostegni bis circolata in queste ore – e diffusa dall’Adnkronos – sono diverse, a partire dai nuovi ristori per le Partite Iva dal valore di 11,1 miliardi; proroga al 31 maggio dello sconto sugli affitti dei negozi; slittamento della plastic tax per tutto il 2021; proroga dello smart working nelle aziende private fino al 30 settembre; due mesi in più per richiedere il Reddito di emergenza; agevolazioni per i giovani under 36; esenzione del canone rai per bar, ristoranti e attività similari.

Leggi anche: Bonus lavoro giovani, che cos’è e chi può usufruirne 

Tra le misure previste e attese, anche un bonus per genitori separati che può arrivare ad un importo massimo di 800,00€. Le risorse andranno estratte da un fondo di 10 milioni di euro. Il “bonus” spetta ai genitori lavoratori separati o divorziati che a causa della pandemia hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa, interrompendo così il versamento dell’assegno di mantenimento.

Leggi anche: Pro player, quanto guadagnano i giocatori professionisti su Fortnite

Come richiederlo 

Per sapere come fare ad avere accesso al bonus e come richiederlo, bisognerò attendere la conversione in legge del Decreto Sostegni . Infatti, se da una parte il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare il Decreto Sostegni bis, per il quale sono a disposizione 40 miliardi di euro, in Parlamento si lavora per portare il Decreto in legge. Tuttavia,
più che di bonus per genitori divorziati, conviene parlare di “bonus assegno di mantenimento”. L’emergenza sanitaria ha resto difficile, per molti genitori separati o divorziati, adempiere agli obblighi di versamento degli assegni di mantenimento. Molti, si sono rivolti ai giudici ottenendo un ridimensionamento degli assegni. Certe volte, però, non è stato così e i genitori hanno dovuto comunque versare la quota, pur – magari – avendo perso o ridotto il lavoro.

Impostazioni privacy