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Fisco

Dichiarazione precompilata, invio dal 19 maggio: ecco cosa fare

Published by
Chiara Feleppa

Da mercoledì 19 maggio si potrà inviare la dichiarazione precompilata all’Agenzia delle entrate. Ecco cosa fare a cosa prestare attenzione! 

Dopo la pubblicazione della dichiarazione precompilata, sul sito dedicato dell’Agenzia delle a decorrere dal 10 maggio 2021, la nuova tappa dello “scadenzario fiscale” è il 19 maggio. Infatti, così come previsto dal provvedimento del 7 maggio 2021, a partire da mercoledì 19 maggio sarà possibile inviare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 o la dichiarazione dei redditi precompilata. Chi dovrà inviare il modello dei redditi, avrà tempo invece fino al 30 novembre; tuttavia, anticipando l’invio, si potrebbero ottenere eventuali rimborsi già dal mese di luglio.

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La nuova scheda precompilata faciliterà le operazioni del contribuente per la propria dichiarazione. La precompilata per ogni contribuente è già stata resa disponibile, così da poter controllare tutti i dati inseriti ed eventualmente integrarli o modificarli. Se la precompilata si accetta così com’è, il contribuente non sarà più sottoposto al controllo dei documenti che attestano le spese indicate. Di conseguenza, non sarà tenuto a conservare le ricevute. Nel caso di modifiche, è probabile il verificarsi di un accertamento e conviene quindi mantenere i documenti.

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Una volta inviato il 730 o il Modello Redditi precompilato sarà comunque possibile integrare o correggere il modello fino al 25 maggio. Fino al 22 giugno, è possibile annullare il 730 via web. Il 30 giugno scade infatti il termine per pagare saldo ed eventuale acconto delle imposte. Con una maggiorazione dello 0,40% si potrà poi comunque pagare fino al 30 luglio. Il pagamento del secondo o unico acconto deve essere fatto invece entro il 30 novembre.

Le novità

Quest’anno, tra i dati precaricati dall’Agenzia nei modelli, ci sono alcune importanti novità. In primis, è possibile portare in detrazione solo le spese sostenute con strumenti di pagamento tracciabili. Per verificare che la dichiarazione corrisponda alla situazione reddituale del contribuente, è opportuno effettuare alcuni controlli che riguardano i documenti di spesa; i redditi; i documenti di versamento. I documenti di spesa sono quelli a supporto della dichiarazione che contengono l’indicazione di spese e oneri . L’Agenzia delle Entrate riporta nella dichiarazione precompilata i dati comunicati da soggetti terzi, per esempio banche, assicurazioni, università ed enti previdenziali. E’ importante effettuare il riscontro tra le spese indicate nella dichiarazione e i documenti in possesso.

I documenti di versamento, invece, riguardano i contribuenti che, nel 2020, hanno pagato le imposte tramite il modello F24.  In questi casi, va riscontrato che tutti i versamenti siano stati eseguiti correttamente, scaricando i modelli dal Cassetto fiscale.

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