Black Friday il 26 novembre: attenti alla truffa del pacco bloccato

Con l’avvicinarsi del Black Friday, aumentano gli acquisti, in particolare online. E alcuni truffatori potrebbero approfittarne. Cosa è la truffa del pacco bloccato.

Black Friday il 26 novembre: attenti alla truffa del pacco bloccato

Il 26 novembre, giorno degli sconti del Black Friday, in tantissimi acquisteranno prodotti online, che verranno probabilmente fatti su Amazon. Alcuni truffatori potrebbero approfittare della situazione. Dopo la truffa dei messaggi per Natale, ne sta circolando un’altra simile, quella del pacco bloccato.

In pratica, i consumatori ricevono sul loro telefono un sms con questo testo. “Il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione”. Dopodiché si chiede di aprire un link per capire cosa stia succedendo.

È qui che scatta la trappola degli hacker. Cliccando sul link, si permette ai truffatori di impadronirsi di una serie di dati sensibili contenuti nello smartphone. Nome e cognome, codice fiscale e soprattutto numero di carta di credito o estremi del conto corrente.

E con l’avvicinarsi delle offerte e l’impennata dell’e-commerce, in molti potrebbero cadere nella trappola, visto che in effetti stanno aspettando la consegna di un pacco.

L’avvertimento della Polizia in vista del Black Friday

“Unico modo per proteggersi è quello di non cliccare assolutamente sul collegamento ipertestuale contenuto nell’sms – avvisa la Polizia Postale –. Il link infatti riporta ad una pagina che invita ad effettuare un pagamento per sbloccare il pacco in arrivo: è così che poi gli hacker accedono alle informazioni personali degli utenti. Per voler essere ancora più tranquilli, si può bloccare il mittente: il messaggio sembrerebbe arrivare da una numerazione italiana”. 

Nel caso in cui l’utente abbia cliccato il link contenuto nell’sms la Polizia Postale consiglia di “formattare il device, informare i propri contatti in rubrica di cestinare eventuali messaggi provenienti da quell’utenza telefonica, modificare tutte le password utilizzate nello smartphone (social network, mail, applicazioni di home banking)”.

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Come difendersi dalle truffe

Black Friday il 26 novembre: attenti alla truffa del pacco bloccato

Lo schema è il solito: chiedere dati sensibili agli utenti promettendo denaro e in realtà utilizzarli per ripulire i conti correnti o fare operazioni illecite. In particolare, ci sono alcuni campanelli d’allarme che possono spingere il soggetto a scoprire immediatamente il raggiro ed evitare problemi. Per prima cosa i “premi” hanno un valore esagerato. A volte, le offerte di prodotti e servizi sono a prezzi troppo bassi per risultare credibili. 

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Oppure ci sono annunci di premi o denaro: donazioni benefiche, lasciti o eredità. Infine, devono insospettire anche messaggi in cui si minaccia la chiusura di servizi online importanti (come conti correnti o relativi alle utenze). Spesso, infine, questi messaggi contengono numerosi errori ortografici e grammaticali.

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