Ora rischia di essere bloccata vendita e affitto del 35% delle case in Italia. E sarà il disastro

La Direttiva energia dell’Unione europea potrebbe avere effetti devastanti sul mercato degli immobili italiano. Ecco cosa chiede l’Europa e perché è un problema.

Immobili, rischio blocco vendita e affitto del 35% delle case. Sarà il disastro

La Commissione europea sta lavorando per una Direttiva per migliorare l’efficienza energetica degli edifici nei Paesi dell’Unione. E fin qui niente da contestare, poiché un maggior risparmio energetico è a tutto vantaggio dell’ambiente e delle tasche dei cittadini, che risparmiano sulle bollette.

Il problema è che Bruxelles vuole inserire anche delle sanzioni per chi non si adegua alla direttiva. Impedendo la vendita o l’affitto degli edifici che non rientrano nei criteri individuati dalla Commissione. Un percorso a tappe da qui al 2035, che di volta in volta metterebbe fuori norma le abitazioni meno virtuose in base alla categoria energetica a cui appartengono.

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Dove sta il problema per gli immobili

Tuttavia, per fare lavori di efficientemente energetico sono necessari copiosi investimenti, non alla portata delle tasche di tutti. E visto che nei prossimi anni anche il Superbonus al 110 per cento, utilizzato spesso proprio per fare questi lavori si ridurrà al 65 per cento, molti italiani potrebbero non riuscire a fare i lavori. 

E così il valore immobiliare della propria abitazione crollerebbe a dismisura, perché quell’appartamento non potrebbe più essere venuto o affittato. Ce n’è da mandare in rovina i risparmi di un’intera vita, fatti per acquistare la casa.

Uno spaccato della situazione in Italia dimostra quanto la situazione sia preoccupante. In base alle stime fatte, secondo Enea, ben il 35 per cento delle abitazioni italiane si trova nella categoria energetica G, la più bassa, e improvvisamente scomparirebbero dal mercato immobiliare.

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La richiesta di modifiche alla Commissione

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Anche altre nazioni europee, come Francia e Spagna, si troverebbero nella stessa situazione. Per questo a Bruxelles sta montando il malcontento. La transizione ecologica è un obiettivo importante, ma non può essere sobbarcata sulle spalle dei risparmiatori.

Per questo si amplia il fronte, anche all’interno del Parlamento europeo, che chiede sì di proseguire nella direzione dell’efficientamento energetico, ma affiancandolo a delle misure di sostegno che favoriscano i cittadini nei lavori di adeguamento. Per questo motivo, iniziano già a circolare ipotesi di modifica alla Direttiva della Commissione. Per il momento i proprietari di casa italiani possono stare dunque moderatamente tranquilli.

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