Una banconota a terra vicina al bancomat: ecco la truffa che svuota il conto

Truffe agli anziani agli sportelli bancomat. I Carabinieri di Torino smantellano una banda di ladri che rubavano migliaia di euro alle persone durante i prelievi bancomat.

Una manovra semplice, ma terribilmente efficace, portata avanti con destrezza da una banda di ladri ai danni dei pensionati di Torino. La banda, attiva da diversi mesi nel capoluogo piemontese, prendeva di mira soprattutto gli anziani agli sportelli ATM delle banche, portandoli con l’inganno a versare soldi di un conto corrente non loro per poi rubare la carta di credito del bancomat e dati di accesso. La banda, composta da quattro persone, agiva solitamente in coppia, con uno dei due che spiava il codice di accesso della carta di credito della vittima e l’altra che sostituiva la carta stessa con una falsa. Il tutto era permesso dalla semplice distrazione di una banconota a terra.

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Il primo passo che contraddistingueva il modus operandi della banda era l’utilizzo di una carta di credito in tutto e per tutto simile a quella della vittima, emanata dalla stessa banca. Una volta ottenuta questa due dei component della banda di avvicinavano alla vittima intenta a prelevare dallo sportello ATM, tipicamente una persona anziana, al ché uno dei due fingeva di attendere in fila allo sportello e intanto spiava il codice di accesso della vittima al suo conto corrente. Una volta scoperto il codice la stessa persona faceva cadere una banconota a terra distraendo la vittima. La persona infatti diceva alla vittima che quella banconota era sua, e quando questa si chinava per raccoglierla, l’altro complice, riusciva a sostituire la carta della vittima con quella falsa nella feritoia del bancomat.

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Le vittime di questa truffa sono state in tutto 12, tutte nella zona di Torino, prima che la denuncia di un 69enne non facesse scattare le indagini dei carabinieri, che hanno smantellato l’intera banda. La banda era composta da 4 mebri, 3 dei quali erano già in carcere per altri reati. Uno era già detenuto a Padova e la sua pena sarà allungata, altri due sono già detenuti in Romania e l’ultimo membro della banda è al momento ricercato.

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