L’Inps paga l’effetto Covid: la terza ondata spazza via 75mila pensioni

L’Inps fa il punto sulle entrate contributive incassate nel 2020, inferiori in media rispetto a quelle degli altri anni. 

Sono 15 i miliardi di contributi persi dall’Inps nel 2020. Nell’anno della pandemia, infatti, il Coronavirus ha impattato anche sull’ente previdenziale, che a fronte di incassi minori ha liquidato prestazioni a 15,1 milioni di soggetti. Un costo, tra sussidi, bonus, congedi e Cig, arrivato a 44,5 miliardi. Un numero che il Presidente dell’Istituto previdenziale Pasquale Tridico ha definito “storico”. Tuttavia, l’effetto Covid ha impattato proprio sulle pensioni: quasi 100mila nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020; oltre 90mila tra ottobre, novembre e dicembre dello scorso anno; 75mila nel marzo del 2021.

Leggi anche: Bonus collaboratori sportivi, quando arrivano i pagamenti?

Secondo i dati dell’Inps, nel 2020 le entrate contributive dell’ente si sono fermate a poco più di 221 miliardi, con un calo di 15 miliardi rispetto all’anno precedente. L’Inps ha invece liquidato prestazioni per una cifra ben più alta, coperte chiaramente dallo Stato. Secondo quanto illustrato da Pasquale Tridico in Parlamento, le entrate contributive da parte dei lavoratori dipendenti si sono fermate a 139,7 miliardi. Una cifra in calo di 10,5 miliardi rispetto all’anno precedente. Calo anche per quanto riguarda i contributi versati dagli autonomi, che hanno versato 19,8 miliardi contro i 20,2 miliardi dell’anno prima. In calo anche le contribuzioni da parte di parasubordinati e liberi professionisti, che hanno versato 8 miliardi contro gli 8,3 del 2019. I dipendenti pubblici hanno invece versato più contributi: 57, 6 miliardi rispetto ai 57,4 miliardi del 2019.

Leggi anche: Bonus baby sitter, domande fino al 30 giugno: ecco a chi spetta

I numeri

“La platea di soggetti che hanno beneficiato di Reddito di cittadinanza, Reddito d’emergenza o Naspi supera i 5 milioni. Un numero storico, mai raggiunto nella storia dell’Istituto”, ha detto Tridico. Tra gennaio del 2020 e maggio 2021, sono stati oltre 1,8 milioni i nuclei familiari ad avere usufruito di almeno un pagamento del Reddito o della pensione di cittadinanza , come conseguenza alla crisi. 722mila sono stati quelli cui è stato destinato almeno una volta il Reddito d’emergenza. Più di 4,2 milioni sono stati invece i beneficiari dei vari bonus erogati dal Governo a sussidio delle condizioni di difficoltà.

Per quanto riguarda i conti dell’Inps, nel 2020 l’Istituto previdenziale ha subito un calo di 25,2 miliardi, con un peggioramento di 17,9 miliardi rispetto al 2019. Una pressione che però dovrebbe ridursi già a partire da quest’anno, parallelamente con la ripresa generale dell’economia.

Impostazioni privacy