Sostegni, svolta sul Canone Rai: ecco chi non deve pagarlo

Niente canone Rai per strutture ricettive, bar, pub e attività svolte da Ets, come previsto dal Decreto Sostegni. Vediamo meglio nel dettaglio le novità.  

Strutture ricettive, bar, pub, ristoranti, esercizi di somministrazione e consumo di bevande pubblici o aperti al pubblico, attività similiari svolte da enti del Terzo settore: sono queste le attività che hanno diritto all’esenzione del Canone Rai per tutto il 2021. Tali categorie sono escluse dal pagamento dell’abbonamento radiotelevisivo introdotto dal Regio decreto 246 nel 1938. A deciderlo, inuovi commi 5, 6 e 7 dell’articolo 6 del decreto Sostegni in vigore che sostituisce la precedente previsione dello sconto del 30%.

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Il Canone è ormai da qualche anno incluso nella bolletta dell’energia elettrica e, per quest’anno, l’importo è di 90 euro; l’addebito avviene in dieci rate mensili da 9 Euro. Le rate vengono richieste, quindi pagate, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Era già possibile, però, non pagare la tassa per alcune categorie di persone. Ad esempio, hanno potuto farne richiesta di esenzione gli anziani con redditi bassi ( il termine era entro la fine del mese di aprile). Hanno potuto usufruirne coloro che hanno compiuto i 75 anni di età in caso di reddito non superiore a 8.000 euro.

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Sono anche esonerati dal pagamento gli invalidi civili degenti in un casa di riposo; militari delle Forze Armate Italiane: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate; militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato; agenti diplomatici e consolari.

Le novità 

La novità, introdotta dal Sostegni, è che si passa dal 30% di “sconto” per tali categorie all’esonero totale. Alle attività sopra citate si applicano già canoni speciali di importo diverso rispetto a quelli dovuti dai privati, per ogni apparecchio presente in strutture diverse. Chiaramente, in caso di cessione degli apparecchi o di cessione o chiusura dell’attività, deve essere data disdetta del canone alla Rai. L’esenzione si applica alle strutture che nel 2021 non hanno potuto lavorare a causa delle restrizioni da Covid 19.

Tra le misure previste nel Decreto Imprese, che dovrebbe essere approvato questa settimana, c’è anche l’esonero per il canone Rai da riconoscere per l’anno 2021. L’ultima bozza del Decreto Sostegni bis stabilisce che “le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni di cui al regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880”.

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Le cifre 

Per gli abbonamenti presso le strutture ricettive come alberghi, villaggi turistici, campeggi, bar e ristoranti la somma da pagare va da 195,87 euro per chi utilizza un solo apparecchio televisivo, fino a 6.528,27 euro per gli alberghi con 5 stelle e con più di cento camere. Pagano l’importo più basso anche negozi, mense aziendali, studi professionali, circoli, associazioni e sedi di partiti politici. Per le strutture che utilizzano solo apparecchi radiofonici la quota annua da versare è invece pari a 28,79 euro.

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Inizialmente, per l’agevolazione del 30%, erano stati stanziati 25 milioni. Il nuovo comma 6, però, assegna 83 milioni di euro. Cosa succede se qualche esercente ha già pagato il canone Rai? Il Decreto Sostegni bis prevede una contabilità speciale intestata all’Agenzia delle Entrate, per una somma di 60 milioni di euro, da destinarsi per riconoscere ai soggetti interessati un credito d’imposta pari al 30% dell’eventuale versamento del canone Rai avvenuto prima dell’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis.

E’ bene specificare che ciò che circola in queste ore è soltanto una bozza. Bisognerà attendere qualche giorno per le prime specifiche e i chiarimenti più dettagliati.

 

 

 

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